'Gli specialisti del futuro': come cambia l'offerta formativa

18/08/2023
13:53
 

L’offerta formativa sta cambiando nel segno della digitalizzazione e della versatilità per rispondere alle esigenze degli studenti e delle aziende turistico ricettive. La tecnologia non basta. Per quanto i programmi di formazione turistica puntino sempre più su un approccio digitale per stimolare il coinvolgimento degli studenti, si legge su Hotelmag, il rischio è oggi quello di dar vita a un’educazione troppo modulare e segmentata.

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“Che si tratti di scuole secondarie professionali, di Its Academy e università, o anche di master post-diploma – spiega a Turismo d’Italia Angelo Candido, capo servizio sindacale Federalberghi –, resta diffusa l’idea che, una volta ultimato il proprio percorso di specializzazione, le competenze necessarie siano sostanzialmente acquisite. Il mercato mostra invece di essere in continua trasformazione e, al di là degli indispensabili corsi di aggiornamento, richiede lo sviluppo di soft e social skill a tutti i livelli di istruzione, onde favorire un’omogeneizzazione dell’offerta. In caso contrario, continueremo ad avere un disallineamento fra mondo dell’educazione e del lavoro”.

La retorica dell’eccellenza, alimentata dall’intramontabile modello della Scuola Alberghiera di Losanna, in Svizzera, può infatti contribuire alla formazione di ottimi direttori generali o manager gestionali, ma il turismo ha bisogno di numerose altre figure di raccordo, in linea con le tre principali direttrici di sviluppo odierne: sostenibilità, inclusione e, appunto, ingegnerizzazione dei servizi attraverso la tecnologia.


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