Rinascimento romano,
la nuova era degli hotel

di Stefania Galvan
12/07/2023
08:36
 

Per la Capitale si tratta di un vero e proprio Risorgimento, ma in realtà è la ricettività di tutta la Penisola ad attraversare un momento di radicale cambiamento. Ne è convinta Claudia Bisignani, Head of Hotels e Hospitality di JLL Italia, che alza il velo su quella che si può definire senza mezzi termini una rivoluzione del mercato alberghiero italiano.

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Una rivoluzione che passa dal cambio di mentalità delle nuove generazioni di imprenditori alberghieri e che vede in prima fila gli investitori internazionali i quali, complice l’exploit di presenze nella Penisola, guardano con sempre maggiore interesse non solo a Roma e alle principali mete d’arte, ma anche ad altre location, un tempo definite secondarie.

Non solo Roma
“L’apertura a città quali Torino, Verona, Trieste, Bologna e Napoli - spiega la nostra interlocutrice - è un messaggio importante per il nostro Paese, perché segnala che l’offerta alberghiera del mercato italiano si sta progressivamente riqualificando”. Ovviamente, in questo caso, l’ammontare medio degli investimenti è inferiore a quello destinato agli immobili della Capitale, ma il numero di transazioni è in continuo aumento.

La star indiscussa
Ciò non toglie, comunque, che la protagonista assoluta del mercato alberghiero italiano resti indiscutibilmente Roma. I numeri che ci rivela Bisignani sono impressionanti: “Dal 2019 alla prima metà del 2023 - sostiene - il mercato degli investimenti alberghieri nella Capitale ha registrato transazioni per un controvalore pari a circa 1,6 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi relativi ad alberghi di categoria cinque stelle o asset da trasformare e riposizionare quali hotel di lusso”.

E alle cifre Bisignani fa seguire il lungo elenco dei principali nomi dell’hôtellerie internazionale:  “In questi primi sei mesi del 2023 - sottolinea - l’offerta alberghiera nel segmento luxury e ultra luxury della Capitale già vanta alcune illustri aperture, tra cui il Six Senses Rome, inaugurato a marzo 2023, l’InterContinental Ambasciatori Palace e l’Edition Rome, entrambi aperti a maggio e il Bulgari, 110 camere, inaugurato lo scorso giugno”.

A tali aperture seguiranno quelle di altri brand di prestigio: “Penso al Nobu Hotel Rome, cui si aggiungeranno, nel 2024, il Baccarat Roma, il Corinthia Rome, il Rosewood Rome ed il Four Season Rome, complessivamente pari a 674 camere ed infine il Mandarin Oriental Rome e il Brach, rispettivamente pari a 100 e 60 camere in apertura entro il 2025”.

Un exploit che prende le mosse dalla crescente domanda da parte degli High Net Worth Individual, i super ricchi con una disponibilità a partire dai 5 milioni di dollari che, conclude Bisignani, “nonostante rappresentino lo 0,3% della popolazione mondiale contribuiscono al 36% della spesa mondiale nei viaggi e al 70% di quella nel segmento luxury”.


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