TTG Travel Experience
Sfida dei grandi numeri

di Cristina Peroglio
12/10/2022
15:44
 

Quella del 2022, per citare Pierluigi Di Palma, presidente di Enac, è “una ripartenza rock”. E i numeri del nuovo corso, sul palco della Opening Cerimony di TTG Travel Experience, SIA Hospitality Design e SUN Beach&Outdoor Style, condotta da Camila Raznovich, sono squillati forti e chiari nelle parole di Roberta Garibaldi, amministratore delegato di Enit.

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“Nel 2022 abbiamo registrato un +172% di presenze rispetto al 2021”. Gestire l’incremento tumultuoso dei flussi è una sfida che l’Italia, già quest’anno, ha parzialmente vinto. “Il resto d’Europa ha avuto decisamente più problemi di noi - ha sottolineato Di Palma di Enac -. Noi stiamo realizzando il nuovo Piano nazionale aeroporti che ha un orizzonte lontano, il 2035, e che guarda a favorire la raggiungibilità delle mete minori. Seguiamo un’idea di delocalizzazione turistica e di collegamenti con piccole città”.

Territori attrattori
Se il mondo dei trasporti si sta orientando a servire le realtà minori, i territori devono essere pronti. Lo ricorda Corrado Peraboni, amministratore delegato di IEG e padrone di casa di questi giorni di incontro del mercato turistico. “Il territorio deve sapere fare sistema. Anche il ruolo delle fiere può essere importante come attrattore di flussi turistici, se si pensa al suo ruolo di moltiplicatore di valore. Ma il ruolo di accogliere e sviluppare questi flussi, portandoli alla riscoperta di esperienze autentiche, è dei territori”.

Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, racconta come sta cambiando la città. “Chiediamo però al Governo segnali concreti - dice -. Ad esempio, pensare a un bonus ristrutturazioni anche per le strutture ricettive”. Coglie la palla al balzo Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. “È necessaria una forte azione di riqualificazione dei nostri alberghi, anche perché stanno arrivando nel Paese il grandi gruppi internazionali che hanno alle spalle grandi fondi di investimento, con i quali non è possibile competere”. Una situazione che rischia di creare un circolo vizioso e allontanare i nuovi turisti post pandemici che cercano esperienze alternative.

Un prodotto nuovo
Per questi nuovi turisti serve nuovo prodotto, dice Andrea Corsini, assessore al Turismo dell’Emilia Romagna. “Serve un sistema turistico che funzioni - dice -. E forse, bisogna contare meno le presenze e più il valore economico del turista”.


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