L'Africa per i repeater nell'offerta della Tanzania

di Domenico Palladino
28/09/2010
16:39
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Una meta ideale per scoprire l'Africa, con la sua natura e i suoi paesaggi. La Tanzania resta una destinazione di nicchia mantenendosi costante nelle vendite in agenzia. "La vendiamo soprattutto per il safari, anche perché come mare non è granché, se non si realizza il combinato con Zanzibar - riferisce Roberto Zaffiri, titolare Circuito Viaggi a Pescara -. È mediamente più costosa rispetto ad altri Paesi africani che offrono lo stesso prodotto, come Kenya o Sudafrica. Il problema è che ci sono solo poche strutture di un certo livello".

 

Il target di clientela risulta quindi più alto rispetto ad altre destinazioni del continente e solitamente si tratta di "una meta per chi è già stato in Africa, magari in Egitto e Kenya" spiega Franca Zanon, titolare Challenger a Padova. Completa Paolo Cascio, co-titolare La Douja ad Asti: "È una destinazione molto meno turistica di altre - dice -, i parchi sono ancora più selvaggi e incontaminati".

 

Una nuova mappa delle spiagge

 

Non solo Malindi fra le località più gettonate dagli italiani. Cambiano gli scenari nelle vendite della destinazione Kenya nelle agenzie del Paese. "Sta prendendo sempre più piede Watamu - spiega Maurizio Bonechi, co-titolare Abracadabra a La Spezia -. Malindi forse è diventata un po' troppo confusionaria, la vendiamo soprattutto ai giovani. Il tratto di costa di Watamu è invece molto più bello e tranquillo, ideale per famiglie e coppie più mature". E aggiunge: "Oltretutto questa nuova località ha il vantaggio di essere vicino ad un parco naturale offrendo così la possibilità di safari ed escursioni molto comode". Unico nodo sfavorevole: "Watamu risente maggiormente del problema delle alghe rispetto ad altre zone del Kenya - mette in guardia Michela Vanoni, titolare Milleluci a Varese -. Proprio per questo dobbiamo fare attenzione a dove mandare la gente, perché ci sono periodi dove questo problema è più forte".

 

Il 'tutto compreso' conquista il mercato

 

"Negli anni Novanta il Kenya si vendeva meglio: c'erano tante strutture gestite da nostri connazionali e il viaggio si poteva anche costruire contattando direttamente questi interlocutori - sottolinea Franca Zanon, titolare Challenger a Padova -. Ora la destinazione è diventata più internazionale e quindi siamo legati esclusivamente alla vendita di pacchetti precostituiti all-inclusive".

 

Pubblicato il 27/09/2010

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