Il ritorno della destinazione

di Domenico Palladino
28/09/2010
16:37
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La svolta è arrivata a metà del 2009 e il Kenya ha preso slancio e forza, tornando ad essere una delle mete del turismo italiano. Alla fine dello scorso anno, l'incremento di turisti tricolore sul Paese è stato di oltre il 60 per cento; nei primi 7 mesi del 2010 l'Italia ha macinato numeri su numeri, e ha imposto una crescita del 42,8 per cento di arrivi sui dati dell'anno precedente.

 

Una ripartenza clamorosa, confermata dagli stessi agenti di viaggi italiani, alle prese di nuovo con clienti che arrivano al bancone decisi a visitare il Kenya. Il ritorno di interesse per il Paese è coinciso con una nuova tendenza per il mercato italiano, che ha cominciato a richiedere la destinazione sempre più per la possibilità di un viaggio nella natura incontaminata, nei parchi naturali e nelle riserve.

 

Meno mare, quindi, con Malindi che perde in parte il fascino acquistato negli anni Novanta, e una nuova attenzione per l'offerta outdoor. Un trend, questo, segnalato dall'Ente del turismo che trova conferma fra i dettaglianti, ormai impegnati a creare pacchetti che permettano ai clienti di trascorrere più di una notte nelle riserve naturali.

 

Sull'onda di un recupero del vero cuore della destinazione, trova nuova forza anche la Tanzania, alternativa di nicchia al Kenya, dove il contatto con l'offerta natura è ancora più incisivo. Le strutture a disposizione sono inferiori di numero e l'industria turistica è meno strutturata rispetto a quella kenyota: per questo i visitatori sono spesso repeater sull'Africa che cercano un'esperienza autentica.

 

Pubblicato il 27/09/2010

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