L'Egitto riparte grazie a Sharm

di Stefania Galvan
17/09/2012
12:10
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Il Mar Rosso conferma il suo ruolo di cassaforte per l’inbound egiziano. È proprio da Sharm El Sheikh, infatti, che quest’estate è partita la ripresa del Paese.

Le ultime cifre, riportate da Tri Hospitality Consulting e relative a luglio, parlano di un incremento delle tariffe medie giornaliere per il mese di 9,7 punti percentuali, arrivando a 44,97 dollari. Anche il tasso di occupazione ha ricominciato a crescere, sebbene non sia ancora giunto ai livelli dello scorso anno e segni, rispetto a quel periodo, un calo di 5,3 punti percentuali. Tuttavia l’incremento delle tariffe ha assorbito la frenata del toc portando il revPar a salire di 1,6 punti percentuali rispetto a luglio 2011, arrivando a una media di 30,10 dollari.

Secondo Peter Goddard, managing director di Tri Hospitality Consulting a Dubai, la leggera frenata della domanda alberghiera a luglio è dovuta, più che a un calo della componente europea, al blocco degli arrivi di turisti regionali a causa del Ramadan.

Un dato, però, è certo: mentre le strutture del Cairo hanno chiuso luglio con un calo del 46,4 per cento negli utili, il business a Sharm sembra essere tornato alla normalità. “Ora - sostiene Goddard - gli alberghi sul Mar Rosso possono iniziare ad aumentare gradualmente le tariffe, venendo incontro a una domanda crescente da parte sia del segmento leisure, sia di quello dei viaggi aziendali”.

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