Trasporti e servizi nel mirino

di Valeria Di Rosa
06/06/2011
10:12
Vedi Mare Italia; Vedi tutti i dossier di Corto e medio raggio; Vedi tutti i dossier
 

Il prodotto mare Italia non perde l'appeal. Caro traghetti, logistica difficile, prezzi poco competitivi e differenze anche macroscopiche fra i territori non fermano le richieste in agenzia per quelle regioni tricolore ricche di spiagge, coste e acque salate. Ma gli agenti di viaggi sono d'accordo quando si tratta di indicare gli aspetti su cui la Penisola deve darsi da fare per stare al passo con i tempi: trasporti e strutture adatte a ricevere famiglie con bambini i primi interventi.

A riassumere una situazione che si presenta spesso in agenzia ci pensa Fabiola Gilardin, titolare della Mincio Viaggi di Battaglia Terme (Padova): "La maggior parte dei nostri clienti si muove con la propria auto" dice, trovando il sostegno di Somi Rafiki, socia titolare della Rafiki Viaggi di Torino, secondo cui "quasi tutti quelli che entrano in agenzia chiedono solo il soggiorno e poi si arrangiano da soli per gli spostamenti". Se in molti casi è una scelta di comodità, soprattutto quando la destinazione finale è la Riviera romagnola, la Toscana, la Liguria o una regione non troppo lontana da casa, in altri casi diventa un obbligo, perché l'alternativa è fare i conti con servizi di trasporto decisamente troppo cari.

"L'Italia sconta il fatto di avere ancora pochi pacchetti all inclusive che comprendano anche i transfer, una voce di spesa che incide parecchio, soprattutto se a muoversi è una famiglia di due adulti con due bambini - sostiene Paola Confalonieri, titolare della Terra di Mezzo Viaggi di Varese -: un'eccezione è la Sicilia, dove ultimamente è cresciuto il numero dei voli low cost, che rappresentano un'alternativa all'auto o al treno". La mancanza di voli charter per l'Italia è un problema molto sentito: come suggerisce Giordana Succo, titolare della Movicentro Viaggi di Cossato (Biella) "In Italia il problema è rappresentato da voli e transfer: un volo di linea costa troppo rispetto al totale per una vacanza in Italia, mentre all'estero i charter abbassano il prezzo delle pratiche. Anche nel caso dei treni, il problema rimane sempre il trasferimento dalla stazione alla struttura".

Se la questione dei trasporti in Italia rimane critica, il Belpaese soffre anche sul versante delle strutture adatte ad accogliere bambini: un settore dove è possibile trovare delle eccellenze, ma che in linea di massima deve fare ancora molta strada per diventare competitivo con altre destinazioni estere, dove animazione e promozioni riservate agli under 18 sono la regola più che un'eccezione.

"La nostra difficoltà è quella di trovare camere triple e quadruple - si lamenta Samuele Bresciani, titolare della Travelmania Viaggi di Cantù, nel comasco - soprattutto nelle settimane centrali di agosto, senza contare che spesso i bambini pagano se non la quota intera, almeno più della metà". Gli fa eco Paolo Varriale, titolare della Taylor Tour di Casandrino, in provincia di Napoli: "Per trovare posti attrezzati per i bambini occorre andare nei villaggi specializzati, che offrono servizi ottimi ma costosi".

La concorrenza degli hotel

Sembra destinato a non migliorare il problema della concorrenza diretta delle strutture, che spesso si promuovono al cliente finale offrendo prezzi più bassi rispetto a quelli con cui vengono proposte in agenzia. Una politica commerciale poco corretta nei confronti della distribuzione, che gli agenti di viaggi denunciano in particolare nel caso del mare Italia. "Molte strutture vendono le proprie camere direttamente al cliente, abbassando i prezzi rispetto alle quote che danno a noi - lamenta Diletta Susta, addetta alle vendite della Mavitour di Assisi -: è una concorrenza sleale. Se le strutture vogliono vendere con promozioni come due al prezzo di uno oppure un last minute dovrebbero dircelo, in modo da darci la possibilità di adeguare i prezzi". Si unisce alla protesta anche Giacomo Morra, titolare della milanese Korakanè Viaggi: "È un problema che purtroppo riguarda tutta l'Italia: certe strutture, una volta che hanno ricevuto un cliente mandato dall'agenzia, si propongono già per la stagione successiva offrendo promozioni e sconti, ovvero prezzi più bassi di quelli che il cliente ha pagato da noi".

Alleanza con il web

Una varietà, quella delle regioni italiane, che si fa sentire non solo in termini di servizi, trasporti e location con maggiore o minore appeal, ma che ha un certo peso anche in agenzia al momento di comunicare al cliente il prezzo finale.
Il costo può, infatti, essere molto diverso a seconda della regione prescelta e della tipologia di struttura richiesta, anche se si tratta dello stesso Paese.

"Una settimana in un villaggio all inclusive nel Salento, escluso il volo, costa intorno ai 600 euro a persona - dice ad esempio Diletta Susta, addetta alle vendite della Mavitour di Assisi, provincia di Perugia -: se invece ci spostiamo a Gallipoli, località prediletta dai giovani per i divertimenti e la vita notturna, un monolocale nella settimana di Ferragosto può arrivare a costare anche 900 euro".
La spesa scende notevolmente se si parte in gruppo e si preferisce affittare un trilocale: "Si spende meno perché il costo viene diviso tra più persone, soprattutto se si evitano le settimane centrali di agosto", specifica Susta.

L'adv rivela un segreto adottato per venire incontro alle esigenze dei clienti, soprattutto quelli che partono in famiglia con bambini al seguito: "Dal momento che anche volendo non possiamo conoscere tutte le strutture d'Italia - spiega -, prima di proporre qualcosa al cliente ci informiamo leggendo le recensioni sui siti web, così siamo sicuri se quello che è pubblicizzato è vero oppure no".

Un'alleanza, quella tra internet e agenti di viaggi, che può rivelarsi fondamentale nella scelta di quale ventaglio di proposte sottoporre a chi sta dall'altra parte del bancone: "Soprattutto quando ci sono di mezzo dei bambini e i genitori chiedono espressamente villaggi con un certo tipo di servizi, l'unico modo che abbiamo per documentarci è leggere le opinioni di chi ci è già stato, che non ha nessun motivo di mentire: così ci sentiamo più sicuri quando proponiamo strutture che non abbiamo mai sperimentato".

La rinascita di Lampedusa

È il caso 2011 del Mare Italia. Dopo le recenti notizie di cronaca, l'isola siciliana è attualmente oggetto di una grande campagna promozionale supportata dal Ministero del Turismo.

 

Pubblicato il 2/06/2011

Vedi Mare Italia; Vedi tutti i dossier di Corto e medio raggio; Vedi tutti i dossier

Commenti di Facebook