Il nodo Mare Italia

26/04/2012
14:33
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Per scatenare la rabbia delle agenzie, basta pronunciare le parole ‘Mare Italia’.

“Nel nostro Paese proprio non siamo capaci a venderci - dice Silvia Scali, titolare di Serenella Viaggi a Milano -. Se devo fare un elenco, vedo prezzi troppo cari e poche agevolazioni, ad esempio per quanto rigarda la gratuità dei soggiorni per bambini. E ancora, in altissima stagione si va completamente fuori mercato e la qualità del servizio crolla”.

Una diagnosi impietosa, che però viene confermata da molte agenzie. “Il primo approccio dei clienti - dice Cinzia Annovati, direttore tecnico di Cean Travel a Novara - è chiedere l’Italia. Poi però, visti i prezzi, scelgono altro”. Secondo le agenzie, alcune regioni hanno prezzi fuori misura: “Prendiamo la Sardegna - dice Marco Serrandrei, titolare di Fracassi Viaggi ad Arezzo -; ad agosto è completamente fuori mercato. Non si può proporre”.

Rincara la dose Michela Prenna, addetta vendite di 64th Travel a Roma: “Le faccio un esempio: una famiglia per andare una settimana in un villaggio in Puglia spende esattamente il doppio rispetto alla stessa soluzione proposta in Tunisia”. Malgrado tutto, però, c’è chi un po’ di mare italiano lo vende. “Si sta riscoprendo la Calabria - dice Anna Lodato, responsabile di agenzia per Dolida Travel a Napoli - ma si accorciano i soggiorni”.

Mentre a Fermo, Marta Bottoni, addetta vendite di Leonardo Viaggi, propone la Puglia soprattutto per i giovani. “Con soluzioni in appartamento o residence, si riesce a vendere qualcosa” dice.
Sul Mare Italia si ripresenta, però, un tema particolarmente spinoso, che già da qualche anno sta scaldando gli animi sia del tour operating che della distribuzione: quello della vendita diretta degli hotel al cliente finale.

“È una questione molto seria - dice Anna Lodato di Dolida Travel -. Gli hotel praticano prezzi concorrenziali rispetto alle proposte nostre e dei tour operating. Bisogna trovare una soluzione”. Conferma la questione anche Daniela Bernardi, titolare di Le Monde Tour a Roma: “Accanto ai prezzi cari, il mare Italia aggiunge anche la vendita diretta da parte degli albergatori a prezzi ribassati. Così non va bene”.

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