Arrivi in crescita anche dall'Italia

15/02/2016
11:17
Buono l'andamento del 2015 per il turismo tricolore
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Arrivi in forte crescita per il Canada, che nel 2015 ha visto il segno più davanti ai dati dei principali mercati esteri. I maggiori flussi provengono dagli Stati Uniti, ma il risultato è viziato dal gran numero di transfrontalieri che ogni giorno attraversano i confini dei due Paesi.

I dati parlano di 11 milioni 642mila 507 arrivi dagli States nel periodo gennaio-novembre, con un incremento dell’8 per cento rispetto al 2015.
La crescita però non riguarda solo i vicini di casa, ma sembra aver influenzato altri mercati esteri: da gennaio a novembre, Gran Bretagna, Francia e Germania, i tre Paesi europei col maggior numero di partenze verso il Canada, hanno fatto segnare un più 4,1 per cento di arrivi, per un totale di 1 milione 453 mila 553 pax.  

Salgono dell’8 per cento anche gli arrivi da Giappone, Corea del Sud, Cina, India e Australia: nel periodo gennaio-novembre sono complessivamente 1 milione 336mila 318. Messico e Brasile crescono del 13,2 per cento, per un totale di 281mila 945 viaggiatori.

Anche l’Italia mostra un progressivo incremento dei flussi: nel perido gennaio-novembre 2008 gli arrivi in Canada erano stati 90mila 667; due anni dopo sono passati a 96mila 460 e nel 2015 a 107mila 934. Rispetto al 2014, nell’anno appena concluso l’Italia cresce del 2,5 per cento e nel solo mese di novembre del 3,6, con flussi spinti probabilmente anche dalla debolezza del dollaro canadese.

Dati positivi pure da altri Paesi con flussi simili a quelli della Penisola: l’Olanda segna un più 14,9 per cento tra 2014 e 2015; la Spagna un più 9,5 e la Svizzera un più 2,3.
Le regioni più visitate della destinazione nordamericana sono state Ontario, British Columbia e Québec, cresciute rispettivamente del 9,2 per cento, del 7,7 e del 7,2 rispetto all’anno precedente.

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