Il ritorno in pista di Linate

30/10/2019
10:21
Dopo tre mesi di stop per lavori lo scalo è di nuovo operativo
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Il primo volo è atterrato sabato 26 sera, ma ha di fatto riaperto ieri l’aeroporto di Linate, dopo una chiusura ‘monster’ di tre mesi che ha visto tutto il traffico dirottato su Malpensa e Orio al Serio. Con la riapertura si è conclusa la seconda delle tre fasi di restyling a cui viene sottoposto lo scalo. I lavori proseguiranno ancora fino al 2021, ma la fase più impegnativa, quella che ha comportato uno stop alle operazioni, dovrebbe essersi conclusa. I lavori hanno richiesto 21,8 milioni di euro di investimenti per intervenire sulla pista di decollo e atterraggio, lunga 2,4 chilometri e larga 60 metri, e su quella di rullaggio, come impone la normativa vigente ogni 15/20 anni al massimo.

Cosa è cambiato
I cambiamenti visibili riguardano il nuovo manto delle piste, che avrà uno spessore di 60 cm, e la sostituzione delle testate in calcestruzzo con altre in cemento, materiale più flessibile e sicuro. Lavori che sono stati eseguiti necessariamente in estate, poiché hanno richiesto un meteo stabile e sereno oltre a un clima caldo.

Demolita, inoltre, la vecchia pista: il cantiere ha previsto una serie di lavori di stabilizzazione per quella nuova. In corso d’opera sono stati eseguiti anche il rifacimento delle testate della pista e dei vecchi canali di scolo. Infine si sta studiando la collocazione dei circa 800 segnali luminosi a Led che prenderanno il posto di quelli alogeni. Accanto al rifacimento delle piste, i lavori hanno anche comportato quello del ‘corpo F’.

Il corpo F su tre piani
Per quanto riguarda la parte di edificio in corrispondenza del blocco di gate 1-8, il cosiddetto corpo F, si tratta di un intervento di restyling e ampliamento su tre piani: nella parte inferiore si troveranno i gate di imbarco, al primo piano la galleria commerciale e al secondo un’area dedicata al food con bar e ristoranti.
Questa parte di aeroporto, però, non è ancora completamente operativa al momento della riapertura: i bridge 4 e 5 faranno da accesso al corpo provvisorio fino a marzo 2020, termine dei lavori previsto.

Il sistema bagagli
La seconda importante novità riguarda il ‘Bhs’, ovvero il sistema di gestione dei bagagli. In arrivo quattro nuove macchine in grado di verificare 1.200 bagagli ciascuna, per un totale di 4.800 bagagli ogni ora. L’impianto consta di una specie di Tac che viene effettuata alla valigia, riproducendone a livello tridimensionale il contenuto.
I lavori per la realizzazione di questo nuovo sistema di gestione hanno richiesto l’investimento di 10 milioni di euro. Le quattro new entry fra le macchine garantiranno controlli più accurati delle valigie, aumentando i livelli di sicurezza e accorciando i tempi di attesa per i passeggeri.

Il futuro
Ma le opere di restyling del Forlanini non si concludono con la riapertura. Si prevede, infatti, una terza fase di lavori per rendere l’aerostazione più adatta a rispondere alle esigenze dei clienti e al previsto aumento del traffico dei prossimi anni.
Altri 27 milioni di euro saranno, quindi, investiti nella terza fase di restyling, che entro la primavera 2021 porterà all’ampliamento dell’aeroporto.
Con queste nuove opere sarà creata un’area commerciale più al passo con i tempi e focalizzata soprattutto sulla clientela business, un’area food&beverage e spazi più ampi e luminosi. Inoltre, il proseguio dei lavori in aeroporto sarà anche affiancato da quelli per il capolinea della futura linea della metropolitana, la M4, che collegherà la città di Milano in maniera diretta con lo scalo.

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