Non è mai troppo tardi:
l’agente nato dagli States

di Lino Vuotto
18/04/2023
08:35
 

Cos’è che ti cambia la vita all’improvviso? Che ti fa venire quella voglia mai conosciuta prima di scatenare la passione per i viaggi nelle persone che hai di fronte e che arrivano da te per chiedere qualcosa di più di un consiglio? Una scintilla che scaturisce dal nulla, una frase per caso, un’immagine, un’amicizia che dura poi tutta la vita: un mix che ti fa scoprire un mondo e che contemporaneamente ti scatena la voglia di farlo scoprire.

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Claudio Di Giuliano, 62 anni, di Giulianova, in provincia di Teramo, ha venduto di tutto nella sua prima vita, un mestiere inevitabile e imprescindibile, come se fosse nel suo dna: prodotti industriali, pubblicità. Il tutto mentre si forma la sua famiglia. Poi uno stop: il volontariato come scelta primaria. E una nuova passione: gli Stati Uniti. “I primi viaggi sono stati da famigliari – racconta al telefono con TTG con una voce che cancella quasi la metà dei suoi anni -, poi ho iniziato a conoscere persone, creato amicizie e ho vissuto l’America insieme a loro”. Vissuto l’America non è un eufemismo, a Claudio mancano solo 4-5 stati per completare il tour degli Stati Uniti (“Mi manca l’Oregon, da quello che mi hanno raccontato è fantastico”), ma nel frattempo accumula un bagaglio infinito.

Gli sviluppi
E non a caso amici italiani iniziano a chiedergli consigli, lui fa proposte di itinerari. Si spinge oltre: con gli amici più cari organizza viaggi insieme a loro. E scopre che la passione che era esplosa poteva diventare qualcosa di più. E’ il 2014 e Di Giuliano entra in Cartorange come consulente. Specialità, neanche a dirlo, Stati Uniti. Si fa le ossa (sì, quelle cose che si dicono dei ragazzini).

L’anno scorso il grande passo: “Ho prima preso la qualifica di direttore tecnico, poi ho aperto LA MIA AGENZIA (l’emozione è palpabile anche al telefono, ndr) lo scorso anno, la Travel Let's Go”. Due rapidi calcoli, a 61 anni. “In questo mestiere – spiega come se fosse un vero veterano – la passione è quello che fa la differenza, non è un qualunque lavoro d’ufficio. Le spiego: quando preparo un viaggio per un cliente, una coppia, io viaggio con loro. Se quando imposti un viaggio non accendi la scintilla negli occhi di chi hai davanti allora non serve a niente”.

Gli ingredienti
Gli Stati Uniti sono ripartiti alla grande con lui, e Claudio oggi viaggia su un’onda altissima. Con sua massima gioia, non solo per i risvolti economici. Ma per la passione. Ma cosa l’ha scatenata? “Gli spazi immensi, i colori, ovviamente – ci congeda -. E quel casellante che a ogni guidatore che passava sorrideva e chiedeva: “How are you today?” come se fosse il suo migliore amico”.


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