Se è vero che le agenzie di viaggi hanno scampato il rischio di dover installare un registratore di cassa, è anche vero che l’obbligo della comunicazione al Fisco dei corrispettivi giornalieri resta fissato, a partire dal 1 luglio (per i contribuenti con un volume d’affari superiore ai 400mila euro). Lo ‘scontrino elettronico’ potrà essere sostituito dall’utilizzo di un software apposito (disponibile anche in versione mobile) messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Tuttavia, per il settore della distribuzione turistica potrebbe essere in arrivo una seconda buona notizia. In base a quanto riporta ecnews.it, infatti, sarebbero allo studio una serie di deroghe per escludere alcune transazioni dalle comunicazioni telematiche al Fisco.
Il caso dei biglietti aerei
Secondo quanto sottolineato dal portale di informazione per professionisti, i biglietti e i titoli di viaggio, sulla base di precedenti pronunciamenti, costituirebbero già di per sé una certificazione delle transazioni.
Il caso del ticketing, dunque, apre degli spiragli per possibili esoneri riguardo questo tipo di vendita.
Non solo: Confindustria, infatti, avrebbe proposto di sollevare del tutto dall’obbligo i soggetti che effettuano prevalentemente transazioni esonerate dalla comunicazione (in quanto già certificate tramite altro canale, come avviene appunto per il trasporto pubblico di persone).
