Fiavet al Governo sul Pst
“Questi i nodi irrisolti”

10/05/2023
08:20
 

Il testo è arrivato alle battute finali e, salvo sorprese dell’ultimo minuto, il Piano Strategico del Turismo 2023-27 sarà presto realtà. Dopo il semaforo verde acceso dalla Conferenza Stato-Regioni, il Pst viene presentato alle commissioni competenti di Camera e Senato per gli aggiustamenti finali.

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Aggiustamenti richiesti anche da Fiavet, che in occasione dell’audizione in Senato attraverso il suo legale, Federico Lucarelli, ha posto l’accento su alcuni nodi da sciogliere relativi all’attività delle agenzie di viaggi. Un’attività che impegna 8mila aziende italiane e procura un giro d’affari di 9,3 miliardi (dato 2022), dando lavoro a 27mila  addetti.

Allarme disintermediazione
Il primo nodo da sciogliere è, secondo Fiavet, quello della disintermediazione che, come si legge nel Piano Strategico stesso, non necessariamente travalica il ruolo delle agenzie di viaggi. L’accesso alla transizione digitale è per Fiavet uno degli obiettivi fondamentali da raggiungere.
“Condividiamo questa missione perché ciò che serve al turismo e al Piano Strategico del Governo, secondo noi, non è disincentivare l’intermediazione, ma valorizzarla nella sua professionalità, nella capacità di produrre volumi ancora molto importanti e di costituire quella rete che proprio il Piano invoca, come insostituibile collante di affidabilità tra domanda e offerta” ha dichiarato  Lucarelli al Senato.

Digitalizzazione, motore del futuro
Secondo Fiavet poi,  le agenzie di viaggi devono combinare il servizio di assistenza al viaggiatore con migliori performance nella comunicazione, nel marketing e nella commercializzazione attraverso il digitale. A questo proposito, Fiavet insiste ancora sul Tourist Digital Hub, ritenuto fondamentale a patto che si prosegua nella rotta già tracciata dai bandi pubblicati dal Ministero del Turismo per l’adesione degli operatori al portale Italia.it.
“In particolare - aggiunge Lucarelli - in riferimento all’intermediazione dei servizi turistici ‘esperienziali’ occorre garantire che il portale sia di supporto all’economia del turismo e che non si creino, come successo in passato in alcune Regioni, situazioni di sovrapposizione tra le competenze dei dmc/dmo e le attività commerciali”.

Obiettivo outgoing
In riferimento al Pst Fiavet pone poi l’accento sulla maggiore importanza da attribuire al turismo outgoing, troppo spesso emarginato dai piani di sostegno e sviluppo messi in campo dal Governo.
Un altro argomento importante è per Fiavet quello legato al turismo scolastico, segmento del turismo organizzato per cui non c’è nessun intervento all’interno del Pst. Fiavet insiste per l’uscita dal Codice degli appalti pubblici per questo specifico settore, che necessita di una normativa autonoma, proprio per il suo modus operandi.

Il nodo trasporti
Il tema dei trasporti, parte integrante dei pacchetti turistici, è stato toccato perché l’attualità rende necessario istituire fondi di garanzia in caso di fallimento delle compagnie, o di comportamenti scorretti in occasione di overbooking. I fondi – suggerisce Fiavet - dovrebbero essere finanziati recuperandoli da percentuali sugli incassi di biglietteria dei vettori o con sanzioni da parte di Enac o antitrust, come avviene per le altre aziende del turismo organizzato.

Codice del Turismo da rivedere
Infine Fiavet è intervenuta per l’aggiornamento del Codice del Turismo che risale al 2011. In particolare, la federazione ha posto l’accento sul portale Infotrav del Ministero, database pubblico di riferimento per i consumatori che dovrebbero poter verificare le agenzie di viaggi abilitate. Fiavet propone di dotare ogni agenzia di un Codice Univoco Nazionale identificabile tramite Qr code per facilitare le vendite tramite canali non abusivi.


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