Affitti brevi, imposte
e obblighi: ecco
tutte le novità
della Legge di Bilancio

02/01/2024
09:25
 

Alla fine il provvedimento tanto annunciato e discusso ha preso forma: nella Legge di Bilancio 2024 tra gli interventi in ambito turistico quelli riservati agli affitti brevi fissano al 26% la tassazione per chi ha optato per la cedolare secca, sostitutiva dell’imposta sul reddito e delle relative addizionali, nonché delle imposte di registro di bollo sul contratto di locazione.

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L’aliquota è ridotta al 21% per i redditi derivanti dai contratti di locazione breve relativi a una sola unità immobiliare individuata dal contribuente nella dichiarazione dei redditi. In pratica, spiega Italia Oggi, chi affitterà una sola unità immobiliare utilizzerà l’aliquota ridotta al 21% su questa unità, mentre chi ne ha più di una in affitto potrà giocarsi il 21% sull’abitazione che ha generato gli introiti più elevati da locazioni brevi rispetto alle altre.

Dopo 4 appartamenti locati in modalità breve scatta l’obbligo di apertura della partita Iva (ordinaria o forfettaria) e dell’iscrizione all’Inps.

Obblighi e sanzioni
Il legislatore ha inoltre introdotto una serie di obblighi per i gestori di immobili adibiti alle locazioni sotto i 30 giorni, il primo dei quali è di possedere il Cin, il Codice identificativo nazionale, assegnato dal Ministero del Turismo in seguito alla presentazione telematica, da parte del locatore o del titolare della struttura, di un’istanza corredata da dichiarazione sostitutiva attestante i dati catastali dell’unità, oltre alla presenza di determinati requisiti di sicurezza degli impianti.

Per chi non è in possesso del Cin la sanzione pecuniaria va da 800 a 8mila euro a seconda della dimensione dell’immobile o della struttura. È stabilita inoltre una sanzione da 500 a 5mila euro (sempre a seconda delle dimensioni dell’immobile) per chi, sebbene provvisto di Cin, non rispetti l’ulteriore obbligo di esposizione del codice all’interno della struttura.

Il secondo vincolo riguarda i requisiti di sicurezza in caso si operi in forma imprenditoriale. Secondo la nuova disposizione i gestori dovranno infatti dotare le unità immobiliari a uso abitativo oggetto di locazione, oltre che di impianti a norma, anche di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio. Occorre anche installare estintori portatili a norma di legge da collocare in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo e, in ogni caso, da installare in ragione di uno ogni 200 metri quadrati di pavimento, con un mimino di un estintore per piano.

Per le strutture senza i requisiti di sicurezza, o che non rispettano i nuovi obblighi di presenza di rilevatori di gas e di estintori, la pena pecuniaria fissata va da 600 a 6mila euro. Sono inoltre state fissate multe per gli imprenditori che non abbiano presentato la segnalazione certificata di inizio attività, la Scia. In questo caso la multa è da 2mila a 10mila euro, il tutto sempre parametrato alla dimensione dell’immobile.


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