Chi affitta su Airbnb?
La piattaforma
sotto i riflettori
di Report

05/06/2018
13:10
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Chi affitta attraverso Airbnb? L’home sharing è finito sotto la lente di Report. Nella puntata andata in onda il 4 giugno, il programma di Rai 3, condotto da Sigfrido Ranucci, ha analizzato il modus operandi della piattaforma nella Penisola, scoprendo che dietro a semplici host si celano a volte grandi società immobiliari, che attraverso il portale affittano centinaia di alloggi. Un fatto, già condannato a Parigi, e provato dal giornalista che ha condotto l'inchiesta, incappato proprio in un agente immobiliare, mentre si fingeva un cliente.

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Secondo il programma, le società immobiliari rappresenterebbero il 20 per cento degli annunci e agguanterebbero l’80 per cento dei ricavi complessivi sul Belpaese. Un fenomeno che si discosta molto dal concetto di home sharing e su cui si è espresso, davanti alle telecamere del programma, il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucara. “Nel 70 per cento dei casi si affittano appartamenti interi – ha raccontato –. E non è neanche vero che si tratti in prevalenza di forme di integrazione del reddito di persone che stanno in difficoltà. Il 70 per cento sono multi-host, soggetti che hanno 200/300 o 500 appartamenti in contemporanea”.

Il Re degli host
Il programma ha individuato i due maggiori player attivi sulla piattaforma in Italia, che detengono dai 700 ai mille alloggi, sotto nomi comuni come 'Guido' e 'Bettina'. Il primo viene definito nell’inchiesta come il ‘Re degli host di Airbnb’ è proprietario di 1095 alloggi.

Il secondo veicola sulla piattaforma ben 713 annunci.

Abusivismo e spopolamento
A questo fenomeno si legano altri temi. L'impossibilità da parte degli organi istituzionali di risalire alla vera identità degli host, i cui dati non sono condivisi da Airbnb e il fenomeno denunciato in particolare in città come Firenze e Venezia: lo spopolamento dei centri storici, dove le grandi società o soggetti stranieri acquisiscono interi immobili per affittarli sulla piattaforma.  

La soluzione di San Francisco
A ovviare alla situazione ci ha provato la città di San Francisco. Qui è stata approvata una legge che obbliga gli host a essere residenti, a non possedere più di un annuncio e a richiedere il permesso al Comune. Permesso che viene revocato in caso di violazione delle norme. Cosa fondamentale è però la gestione dei dati. Airbnb è obbligato a condividere i dati degli host che operano nella città e dei loro immobili.

L'inchiesta completa è disponibile a questo link.

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