HNH Hospitality tira le somme: “L’anno che mantiene tutte le promesse”

di Stefania Galvan
27/09/2022
11:10
 

L’obiettivo era di quelli che, solo pochi mesi fa, apparivano ambiziosi, per non dire irraggiungibili: chiudere l’anno con risultati mai ottenuti prima. Ebbene, la stagione di HNH Hospitality ha mantenuto tutte le sue promesse. “L’anno fiscale che si concluderà il 31 ottobre – spiega Luca Boccato, amministratore delegato del gruppo (nella foto) – ci vedrà superare i 70 milioni di fatturato, così come avevamo previsto, e anche il tasso di occupazione, seppure non ancora ai livelli del 2019, raggiungerà comunque una media soddisfacente di 64 punti percentuali. Un ottimo risultato, considerati i 4 o 5 mesi appesantiti dall’emergenza sanitaria”.

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Nuovi investimenti
Risultati che consentono al gruppo di proseguire con il programma di investimenti che avrà tra i suoi protagonisti l’Almar Giardino di Costanza Resort che, sottolinea Boccato, dall’apertura a fine maggio ha riscontrato i favori della clientela più esigente: “Non abbiamo ancora raggiunto il break even - precisa -, ma la crescita estiva è stata molto interessante”.

Quest’inverno il resort sarà oggetto di un progetto che prevede una nuova spa: “Abbiamo investito quasi due milioni di euro per questa struttura - spiega Boccato - e l’obiettivo è di allineare il Costanza agli standard dell’altro nostro cinque stelle Almar, quello di Jesolo”. E anticipa come, a breve, la collezione potrebbe ampliarsi “con una terza struttura sempre nel Sud Italia: firmeremo il contratto di gestione a fine anno e l’apertura sarà nel 2023”.

Intanto le prospettive per gli alberghi che resteranno aperti tutto l’anno sono incoraggianti, nonostante le incognite che si addensano all’orizzonte: “Sarà un inverno assai diverso da quello del 2021 - anticipa il manager - e, al netto di spiacevoli sorprese, credo sarà molto soddisfacente”.

Intanto la stagione estiva si sta prolungando grazie al segmento Mice: “Lo avevamo dato per morto troppo presto - commenta Boccato -, ma ora il congressuale è persino più forte del 2019: le nostre strutture di Verona, Bologan e Milano stanno andando sorprendentemente bene anche su ottobre”.

E l’onda lunga del successo si allungherà anche sul prossimo anno: “Abbiamo richieste per eventi molto interessanti anche per il 2023, con pratiche già chiuse per marzo e aprile” conclude Boccato.


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