RMH Hotels, Severi:
“Così cresciamo
per difendere
la nostra italianità”

di Stefania Galvan
04/05/2023
08:08
 

Le recenti transazioni ne sono una prova: la Penisola, caratterizzata come si sa da una grande frammentazione del panorama ricettivo, è tornata oggetto del desiderio dei grandi gruppi alberghieri, a caccia di soggetti italiani disposti a vendere le loro strutture.

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In un panorama come questo c’è ancora spazio per lo sviluppo di nuovi gruppi alberghieri? La risposta positiva arriva guardando al caso di Rosaria Marazzi Hotels RMH, una giovane realtà che non solo difende la propria italianità ma progetta un piano di crescita con un solido obiettivo: raccogliere una fascia sempre più trasversale di clientela con strutture flessibili, in grado di soddisfare necessità diverse.

Le strutture
“Il nostro progetto nell’ospitalità è nato nel 2010 - racconta la vicepresidente Alessandra Severi -, ma il brand è stato ideato nel 2019 utilizzando un acronimo che racchiude la visione imprenditoriale di mia madre, Rosaria Marazzi. La prima struttura è stata l’RMH Modena Des Arts, fondato direttamente da noi nel 2010. L’anno dopo è stata la volta dell’acquisizione dell’RMH Lopud Lafodia, in Croazia, interamente vocato al leisure con il 70% della clientela anglofona; un’oasi di relax in una piccola isola car free di fronte a Dubrovnik”.

La new entry
E ora ecco la new entry, ancora a Modena: l’RMH Modena Raffaello, la cui apertura è prevista a settembre 2023 “dopo un accurato piano di restyling che terminerà a giugno”.
Se il primo hotel si focalizza sul design ed è pensato per una clientela business e Mice, mentre il secondo è puramente leisure, questa nuova acquisizione modenese ha come target preferenziale di clientela i nomadi digitali, che spesso necessitano di una struttura adatta ai soggiorni lunghi: “Da qui l’idea di dar vita a un hotel ibrido, con 98 soluzioni abitative di cui una parte alberghiera e un’altra residenziale con 31 appartamenti tra bilocali e trilocali con angolo cottura, adatti per i long stay”.

Cresce la domanda dalle aziende
Una necessità dettata dal forte aumento della domanda da parte delle aziende: “Siamo ritornati ai meeting in presenza - sottolinea Severi -, agli eventi aziendali e alle fiere, che portano un ingente indotto. Nel 2022 con il nostro hotel di design siamo rientrati ai livelli del pre-Covid e per quest’anno ci attendiamo un aumento ulteriore di fatturato di 10 punti percentuali. Nelle due strutture modenesi avremo sale meeting fino a 500 posti in totale e siamo in fase finale di definizione di contratti con aziende del settore bancario, della Motor Valley e della ceramica per eventi e soggiorni dei dipendenti e dei clienti”.

Al traffico business della settimana si affianca quello leisure dei weekend, che vede Modena al centro di una rete di escursioni ed esperienze attrattive sia per gli amanti dei motori, con i distretti della Ferrari e della Maserati, sia per quelli dell’enogastronomia.

Ma non solo: l’ambizione del gruppo è di fare del nuovo albergo un hub di interazione con la popolazione locale. “Nelle nostre intenzioni - racconta Severi - il Modena Raffaello dovrà diventare un punto di riferimento lifestyle per Modena, una struttura giovane e interattiva in cui la lobby con il lounge bar si proporrà come un luogo aperto alla città, pronto ad accogliere gli ospiti esterni nei vari momenti della giornata”.

“La reception – continua – sarà defilata rispetto agli alberghi tradizionali e la lobby con divanetti e aree comuni favorirà la socialità; ulteriore punto di forza sarà, poi, la ristorazione”. Ma le ambizioni di RMH Hotels non si fermano qui: “Stiamo guardando ad altri progetti a Bologna e Verona – annuncia la manager -; il nostro obiettivo è di continuare a crescere per rendere omaggio alla fondatrice e portare avanti la sua visione, che ha sempre avuto nel senso dell’ospitalità e nel rispetto per i clienti i suoi valori fondamentali”.


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