Il 2023 si conferma, per l’industria turistica italiana, l’anno della ripartenza definitiva. I primi due trimestri hanno chiuso in maniera positiva: il secondo in particolare va in archivio con un +5,9 punti sul 2022 in termini di occupazione e con un +17,3% per il prezzo medio a camera.
Lo dice l’Italian Hotel Monitor, elaborato da Trademark Italia, che evidenzia anche una tendenza positiva del movimento turistico business ed ancor più di quello leisure, sostenuto dal ritorno in massa dei clienti extraeuropei, in particolare statunitensi, sudamericani e asiatici.
La buona performance del secondo trimestre dell’anno non consente, però, per ora di superare i numeri pre-Covid del 2019 in termini di occupazione camere (-0,3 punti).
I dati confermano un buon andamento in tutte le tipologie ricettive, con il settore luxury (5 stelle) in crescita rispetto al 2022 per ADR (+23,2%) e occupazione (+5,1 punti), il settore upscale (4 stelle) che cresce per ADR (+14,8%) e occupazione (+4,1 punti) e il settore midscale (3 stelle) in crescita di +4,1 punti di occupazione e +14% di prezzo medio camera.
La graduatoria delle città
Analizzando l’andamento dell’occupazione camere su scala nazionale, tra le 39 città monitorate ne emergono 37 che superano la simbolica quota del 60%. Non solo: 20 città stanno al di sopra del 70% di occupazione. Firenze (81,3%), Napoli (81,0%) e Roma (80,4%) guidano la graduatoria con un’occupazione superiore all’80%, seguite da Como (79,7%), Milano (78,5%), Genova (75,6%), Udine (75,5%), Bergamo (75,1%) e Palermo (75,0%), che si posizionano tutte oltre il 75%.
Per quanto riguarda il prezzo di vendita, al vertice della Top 10 si conferma Venezia, con un prezzo medio camera di 239,68 euro (+19,9% rispetto allo scorso anno), davanti a Firenze (205,09 euro, +22% sul 2022), Milano (197,81 euro, +19,2% sul 2022), Roma (179,33 euro, +20,5% sul 2022), Como (149,01 euro, +25,6% sul 2022), Napoli (115,19 euro, +17,1% sul 2022), Genova (107,94 euro, +12,8% sul 2022), Bologna (104,85 euro, +6,0% sul 2022), Torino (104,84 euro, +8,9% sul 2022) e Palermo (102,06 euro, +8,1% sul 2022), tutte città che hanno beneficiato del massiccio ritorno della clientela internazionale extraeuropea.
