Filippetti, Lindbergh
e la fiducia nell’Italia
delle mete minori:
a Pesaro il terzo hotel

di Stefania Galvan
26/07/2023
08:06
 

Nardo Filippetti non ha certo intenzione di arrendersi. Il presidente di Lindbergh Hotels & Resorts, che non molto tempo fa ha accusato imprenditori e politica di non promuovere a sufficienza l’Italia ‘minore’ e di non supportare gli sforzi degli albergatori che credono in queste località, ha deciso di investire ancora nella sua Pesaro per la nuova tappa dello sviluppo della catena: l’apertura della terza struttura cittadina, il Charlie Urban Hotel.

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“Crediamo molto nelle potenzialità di Pesaro - sottolinea - e, non a caso, proprio qui abbiamo iniziato a fare impresa e abbiamo investito nei nostri tre alberghi. È una città con un forte potenziale turistico e siamo estremamente soddisfatti di aver offerto alla nostra Pesaro un’altra struttura firmata Lindbergh Hotels & Resorts a pochi mesi ormai da Pesaro Capitale della Cultura 2024”.

Internazionale, ma anche italiano
Il nuovo quattro stelle si aggiunge al 5 stelle Boutique Hotel Excelsior SPA & Lido e al 4 stelle Nautilus Family Hotel. Nato a seguito di un importante lavoro di riqualificazione dell’ex hotel Cruiser, uno degli edifici più iconici della città, il Charlie Urban Hotel ha comportato un investimento che si aggira intorno ai 20 milioni di euro, per un cantiere che ha coinvolto numerose imprese del territorio.

“Ciò che avevamo in mente – spiega Marco Filippetti, vicepresidente di Lindbergh Hotels & Resorts - era un albergo dal forte respiro internazionale, ma che rispecchiasse al tempo stesso i valori dell’identità e dell’italianità tipici di Lindbergh. Con il Charlie Urban Hotel il gruppo alberghiero si vuole posizionare nel mercato del bleisure andando a catturare una clientela business, ma non solo, sempre più attenta ai nuovi trend di viaggi e con occhio di riguardo verso tutto ciò che è sostenibilità”.

Camere e servizi
La hall, il primo spazio che i turisti incontrano non appena entrati all’interno dell’hotel, non viene più vista come un semplice luogo di attesa dove si sbrigano le procedure di check-in e check-out ma diventa un punto di aggregazione e condivisione, così come il Charlie Bar panoramico dell’ultimo piano.

In ognuna delle 117 camere, poi, è presente un sistema che, tramite sensori, rileva la presenza dell’ospite in camera e attiva meccanismi di automazione per controllare la climatizzazione, le luci e in generale le facility della camera. In assenza di ospiti, la camera si spegne consentendo così di limitare il consumo di energia e il relativo impatto sull’ambiente. All’interno ci sono 5 aree meeting modulabili tra di loro per un totale di 8 diverse sale, due delle quali con affaccio diretto sul mare.

“Il Charlie - conclude Marco Filippetti - non sarà solamente il nuovo hotel presente a Pesaro, ma vogliamo che diventi anche un vero e proprio modello che cercheremo di replicare in altre città italiane”.


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