Celani, Aigab: “La stretta sugli affitti brevi è ingiustificata, a New York come a Milano”

07/09/2023
15:04
 

Marco Celani, presidente di Aigab, l’Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi, entra a gamba tesa nella questione dell’eccessivo proliferare degli appartamenti affittati ai turisti nelle città d’arte, questione su cui è già intervenuta New York e che ha visto il parere favorevole del sindaco di Milano Beppe Sala, convinto della necessità di una stretta sugli affitti brevi.

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“Per la cronaca - sostiene Celani - secondo dati Istat a Milano ci sono 1,4 milioni di case. Da airDNA ne risultano 17,7mila online, quindi solo l’1,2% degli alloggi esistenti in città sono proposti online come affitti brevi. Gli annunci online - continua - sono complessivamente 23mila (fonte Inside Airbnb), ma le case stabilmente affittate (quelle che hanno preso almeno una prenotazione) sono solo 6.150”.

A New York numeri irrisori
Analogo il discorso per la piazza di New York dove, secondo Celani, il numero di case messe a reddito con gli affitti brevi è irrisorio. “Ad agosto 2023 - sottolinea - il portale Inside Airbnb ha mappato circa 43mila annunci online a New York, di cui il 42% sono camere in condivisione e il 56% case intere”.

“Rispetto al totale delle case esistenti nella Grande Mela, che sono circa 7,8 milioni - aggiunge - stiamo quindi parlando di un’incidenza dello 0,5% del totale annunci e dello 0,1% di quelli frequentemente e abitualmente affittate”.

Dati che, in conclusione, dimostrano che la decisione di limitare gli affitti brevi “è ingiustificata e risponde alla necessità di accontentare interessi particolari, non a un allarme reale. A New York come, purtroppo, a casa nostra”.


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