21 House of Stories fa il bis: new entry ai Navigli all’insegna dell’ospitalità ibirda

14/09/2023
14:22
 

21 House of Stories arriva sul Naviglio Pavese con un secondo progetto dopo quello già inaugurato, sempre a Milano, in Città Studi. Una struttura che nasce abbracciando il concetto di ‘ospitalità ibrida’, ossia la volontà di unire socialità, creatività e innovazione.

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Aperto il 1° settembre, questa nuova tappa è figlia di un percorso iniziato tre anni fa attraverso un approccio sperimentale e in continuo work in progress. “L’idea è di abbinare l’hotel ad altri servizi - spiega Nicola Accurso (nella foto), managing director di 21 House of Stories -. Siamo una management company che si ispira a uno stile di gestione che guarda al futuro e punta sui giovani”, prosegue.

Camere e servizi
L’hotel conta 104 camere suddivise in 4 tipologie che nel nome evocano proprio gli archetipi narrativi. E così, si parte con le Creator, le stanze entry level, per proseguire con le Wizard, le Outlaw e le junior suite Hero. Punta di diamante, infine, è la suite Super Hero con terrazza panoramica e spazi tali da trasformarsi in una location da allestire all'occorrenza a seconda delle richieste.

L’identità di 21 House of Stories Navigli si caratterizza poi per gli esterni di oltre 1000 mq. La corte con giardino, la terrazza segreta al 3° piano e i due Mirador al 7° e all’8° piano si prestano sia per l’organizzazione di eventi privati sia per eventi aperti al pubblico prodotti internamente come, per esempio, talk e concerti.

In ultimo, da non dimenticare l’ambiente co-working e le aree food con una cucina che ricalca lo stile del Belpaese con il tipico calore nostrano. “Con questo secondo progetto abbiamo cercato di incarnare la versione del lifestyle italiano in modo meno classico e tradizionale pur richiamandone bellezza e convivialità” conclude Accurso. “Crediamo fermamente di potere essere il primo operatore italiano a fare questo, raccontando con un forte senso di cosmopolitismo le storie di chi viene da fuori città e di chi arriva invece dal quartiere”.
Gaia Guarino


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