Hotel: il fascino dell'Italia
nell'analisi di Deloitte

16/02/2024
08:25
 

Un Paese in grado di superare tutto il resto dell'Europa per fatturato alberghiero e capace di attirare investitori, sopratutto nel segmento alto. Questo il ritratto dell'Italia degli hotel tratteggiato da Benedetto Puglisi (nella foto), director Deloitte financial advisory - Real Estate & Hospitality, nel corso della prima edizione del TTG Day.

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Dalla ricerca, relativa al 2023, emerge come gli hotel della Penisola siano stati in grado di generare 30.548 milioni di euro di fatturato, piazzandosi al primo posto in Europa, prima del Regno Unito, al secondo posto con 27.716 milioni di euro, e la Francia con 26.188 milioni di euro.

Un primato che, sottolinea Puglisi, ha due motivazioni: "Primo, perché le camere alberghiere italiane sono valorizzate bene e vendute meglio rispetto ad altri Paesi. E secondo, perché l'Italia ha il patrimonio alberghiero più importante di tutta l'Europa".

Parlano chiaro i numeri sul numero di alberghi: l'Italia ne raduna il 21% di tutta Europa, ovvero 31.806, contro le 22.185 della Germania (al secondo posto) e le 18.067 della Francia (al terzo posto).

Gli investimenti
Importante anche il dato sugli investimenti alberghieri che, come analizzato dalla ricerca, hanno visto il picco nel 2019 con 2,8 miliardi di euro, per calare bruscamente nel 2020 a causa della pandemia, e riprendersi negli anni successivi, mantenendosi più o meno costanti ma a livelli inferiori rispetto al pre-pandemia (nel 2023 sono stati pari a 1,5 miliardi).

La propensione a investire in Italia resta alta: la Penisola è infatti nel mirino dell'89% degli investitori. E la metà degli investimenti si rivolge al segmento lusso, con il 26% per il luxury e il 21% per il top luxury. E l'upper scale conquista un altro 21%.

Previsioni per il futuro
Parlando di stime per il prossimi anni, le prospettive per l'Italia continuano a essere positive: lo scenario disegnato d Deloitte vede nel 2028 31.627 strutture alberghiere in Italia (che resterebbe al primo posto), contro le 22.658 della Germania e le 18.240 della Francia.


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