Viva Resorts archivia il bilancio 2011 con un incremento del 3 per cento sull’anno precedente. Le strutture con il più alto indice di gradimento sono state in primis il Viva Wyndham Dominicus Beach e Palace e, in seconda battuta, Viva Wyndham Maya e Viva Wyndham Azteca, in Messico che, da dicembre scorso, opera come Bravo Club.
“Ma un eccellente riscontro lo abbiamo avuto anche sul Viva Wyndham Fortuna Beach - aggiunge li presidente Ettore Colussi -, dove il charter di Alpitour, nei mesi estivi, ha dato una grossa spinta alle vendite su quel mercato”.
Ed è proprio ai tour operator che la compagnia alberghiera affida il core business. Il fatturato prodotto con i t.o. italiani rappresenta circa il 40 per cento del totale aziendale. “Confermiamo per il 2012 tutte le nostre collaborazioni - aggiunge Colussi -; alcune sono state anche rafforzate, come nel caso dell’Eden Gold al Viva Wyndham Dominicus Beach”.
Trade, dunque, fondamentale nella vita della compagnia alberghiera che, per tenere stretto il legame, lancia nuove iniziative professionali. “Stiamo partecipando attivamente a una serie di appuntamenti e programmi formativi con i tour operator - puntualizza il presidente di Viva Resorts -. Per noi è un momento importante per spiegare le novità delle strutture e avere un rapporto diretto con gli agenti di viaggi”.
Sul piano del mero sviluppo, invece, l’azienda alberghiera sta aprendo gli orizzonti per ampliare il raggio d’azione e l’offerta. Sono, infatti, in corso valutazioni per portare il marchio Viva Wyndham su altre isole caraibiche, ma c’è anche l’intenzione di rispolverare il progetto Brasile.
