Sembra essersi interrotto il trend positivo che ha caratterizzato l'inbound in Calabria negli ultimi anni.
Nel 2014, infatti, gli arrivi registrati in regione sono stati 1,4 milioni e le presenze 7,7 milioni, a meno 3 per cento rispetto all'anno precedente.
"Gli italiani - spiega il dirigente generale del Dipartimento Turismo, Pasquale Anastasi - rappresentano circa l'80 per cento del totale delle presenze, pari a circa un milione di arrivi rispetto ai 241mila di turisti stranieri".
I più affezionati alla regione sono i campani (30 per cento), gli stessi calabresi (12 per cento), i laziali (12 per cento) e i pugliesi con il 10 per cento, seguiti dai lombardi.
Tra i mercati esteri domina il bacino tedesco con uno share del 29,2 per cento, seguito da quello russo (9 per cento) e da quello francese, con una quota sul totale pari all'8 per cento. In buona posizione anche polacchi, austriaci e slovacchi.
Ancora molto forte la stagionaltà del turismo, con la maggior aprte degli italiani che arriva in Calabria per le vacanze in estate: l'85 per cento è arrivato tra giugno e settembre e il 40 per cento ha pernottato in una struttura della regione in agosto. La maggiore attrattiva resta, dunque, il mare, anche se ci sono grandi potenzialità nel turismo ambientale e in quello dell'arte.
Sul fronte dei voli, invece, buone notizie per la summer: ai collegamenti da Pisa e Bologna sull'aeroporto dello Stretto si aggiungeranno, a partire dal prossimo agosto, le tratte da Genova e Venezia.