Roscioli, Federalberghi e l'allarme abusivismo nella citta di Roma

15/02/2019
16:46
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Roma rischia di diventare una città dormitorio, inondata da strutture abusive e incapace di attirare turismo di qualità e repeater. L’allarme è stato lanciato da Giuseppe Roscioli (nella foto), presidente Federalberghi Roma, che con il tono pacato ma fermo che lo contraddistingue ha posto all’attenzione la mappa delle criticità da affrontare.

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Gli affitti brevi costerebbero al comune “circa 40 milioni di euro ogni anno di tassa di soggiorno evasa”, stima Roscioli, senza contare che un albergo, rispetto ad una struttura extralberghiera non in regola, paga “4 volte l’Imu e 10 volte la Tari: incassi che oggi sfuggono a Regione e comune”, sottolinea. Cosa è cambiato nell’ultimo anno? “Un’evoluzione c’è stata - risponde Roscioli ironico e lapidario -: siamo passati da 21mila a 33mila strutture ricettive abusive”.

L’agenda del presidente
La shadow economy e la concorrenza sleale, il mancato coordinamento tra le autorità locali e nazionali, ma anche la scarsa considerazione che il comparto turistico ricopre nell’agenda politica: sono questi i temi che Roscioli rimarca, senza mancare di suggerire gli strumenti a disposizione, le possibili soluzioni.  

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