Confcommercio:
60 milioni di partenze,
ma pesano inflazione
e caro prezzi

04/08/2023
10:28
 

Da giugno a settembre, sono 28 milioni gli italiani propensi ad effettuare almeno una vacanza, per un totale di 60 milioni di partenze, generando una spesa complessiva di circa 41 miliardi di euro.  

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Nei primi cinque mesi dell’anno le presenze turistiche nel complesso delle strutture ricettive sono state superiori del 15% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma rispetto a due mesi fa, sia i dati sulle presenze che indagini di mercato indicano un rallentamento della dinamica dei flussi turistici italiani. La tendenza evidenziata da più voci trova conferma nei dati sulle vacanze estive dell’Osservatorio del Turismo di Confcommercio realizzati in collaborazione con Swg e dalle elaborazioni dell’Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat.

Sulle vacanze degli italiani pesano negativamente tre fattori. Una stagione partita in ritardo, con maggio e giugno segnati da condizioni meteorologiche sfavorevoli. Poi le endemiche questioni logistiche che hanno colpito soprattutto i trasporti aerei. Infine l’elevata inflazione che, pure in fase di riduzione, amplificando il peso delle spese obbligate riduce gli spazi di scelta per i consumi legati al tempo libero, in primis svago, cultura e turismo.

“Condizioni meteo avverse e l’aumento del costo della vita potrebbero penalizzare la stagione turistica – dà l’allarme il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli - . È un rischio da evitare. Il turismo è un settore in forte crescita che va sostenuto. Serve in particolare più fiducia per rilanciare i consumi attraverso un piano credibile di semplificazione e alleggerimento fiscale.”

I dati della summer
Il mese di agosto è scelto da 16,4 milioni di connazionali, per un totale di 19,3 milioni di partenze – dato che, in alcuni casi, si programma più di un viaggio nel mese – con una spesa complessiva messa a budget di 14 miliardi di euro.

Stabile il primato delle mete nazionali anche se si conferma il ritorno, dopo la pandemia, dei viaggi all’estero: 7 italiani su 10 restano comunque, anche ad agosto, entro i confini nazionali. Si sceglie il mare nella metà dei casi, soprattutto per le vacanze di 7 giorni o più.

Sul versante della spesa, dove un terzo del campione intervistato percepisce incrementi del costo dei trasporti superiori al 30%, trainati da quelli dei voli per raggiungere le mete prescelte, i viaggiatori reagiscono proponendosi di spendere, in 4 casi su 10, cifre in linea con quelle del 2022: 3 su 10 però sono disposti a spendere più dello scorso anno.

Relax e tempo da trascorrere con i familiari sono le prime motivazioni alla base della vacanza principale, quella da 7 giorni o più, mentre per i break di minore durata si affiancano comportamenti più dinamici come vedere posti nuovi, attività nella natura e l’immancabile appuntamento con l’enogastronomia locale.

Le mete più gettonate
Liguria, Trentino Alto Adige e Calabria sono in vetta alla classifica delle destinazioni, tallonate da Campania, Puglia ed Emilia Romagna che, reagendo con determinazione e prontezza alle conseguenze dell’alluvione, torna ai primi posti. Sardegna, Sicilia e Toscana seguono a breve così come il Lazio e l’Abruzzo, quest’ultimo probabilmente promosso anche dalla partenza del Giro d’Italia. Spiccano inoltre il Veneto e le Marche. Francia, Spagna, Grecia e Austria compongono invece il quartetto vincente per le scelte di vacanza all’estero del campione intervistato.


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