“Salvati dagli americani”
L’estate italiana al bivio

18/08/2023
08:30
 

Il calo c’è e si vede, ma è ridimensionato dalla presenza degli stranieri, in modo particolare gli americani. Questo il primo bilancio di agosto sul quale i player del turismo italiano concordano.

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“Stimiamo tra il 15 e il 20% la flessione rispetto al 2022 - dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, a Corriere.it - con un calo deciso nella prima e nell’ultima settimana e la tenuta di quelle a cavallo del Ferragosto. Non c’è il tutto esaurito in Sardegna, in Versilia siamo al 70% di occupazione, mentre l’anno scorso eravamo all’87%”. A salvare la stagione, secondo Bocca, gli americani.

Lo conferma anche Ivana Jelinic, a.d. di Enit: “L’occupazione media è dell’82%; un buon dato ma non c’è sold out. Le aspettative erano alte, ma create dalla bolla determinata dalle restrizioni pandemiche: erano i dati di uno e due estati fa a essere spropositati, piuttosto che quelli attuali a essere deludenti. Comunque quest’anno fondamentale è stata la presenza di americani: chi viene da lontano, si ferma e spende di più”.

I grandi assenti
A mancare sono, quindi, gli italiani. Finora, secondo il monitoraggio del Ministero del Turismo, i biglietti venduti per i voli domestici sono in calo del 25% nella terza settimana di agosto e del 40% nella quarta.

Terminate le limitazioni imposte dalla pandemia, i connazionali hanno ripreso a viaggiare anche all’estero. E scelgono mete più economiche, per far quadrare i conti. “Se si deve scegliere tra pagare il mutuo e le vacanze, sono queste ultime a essere tagliate – dice la ministra Daniela Santanché -. Nei primi sei mesi dell’anno, il turismo italiano ha avuto numeri superiori rispetto al periodo pre-pandemia. E il ritorno in massa di visitatori dall’estero ci fa ben sperare”.

Anche Federalberghi non colpevolizza gli imprenditori che hanno aumentato le tariffe: “I prezzi non sono aumentati soltanto da noi — dice Bocca —. La verità è che se il reddito non cresce ma la rata del mutuo sì, la prima cosa che tagli sono i giorni di vacanza: ecco spiegata la flessione delle presenze”.

Bocca sottolinea però un dato che sta passando un po’ sotto silenzio: la situazione dei flussi tedeschi. “La crisi che ha colpito un Paese come la Germania si è riverberata su nostre mete come la Romagna e il Garda. Al contrario il ritorno in massa degli americani ha premiato le città d’arte come Firenze e Roma e il mare della costiera amalfitana”.


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