Concessioni balneari, la strategia del Governo con l’Ue

17/01/2024
10:46
 

Sulle concessioni balneari la linea del governo Meloni con Bruxelles sembra essere quella di prendere ancora tempo. L’obiettivo è fissato su una soluzione in due step: innanzitutto l’invio già effettuato della documentazione, che fa leva sul completamento della mappatura, per poi passare in un secondo tempo all’intenzione di varare un riordino complessivo della materia, in modo da valutare l’applicabilità delle gare.

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Le intenzioni del Governo
E sì, perché il nodo della questione sono proprio le gare. Il completamento della mappatura, infatti, secondo i risultati del Tavolo tecnico coordinato da Palazzo Chigi dimostrerebbe la non sussistenza della scarsità della risorsa naturale, ossia di spiagge libere e assegnabili in concessione. Di conseguenza, spiega Il Sole 24 Ore, non si applicherebbe l’articolo 12 della direttiva Bolkestein sul divieto di rinnovo automatico e l’obbligo di procedure di gara.

In pratica la linea è quella di difendere il lavoro del Tavolo tecnico, corredandolo di nuovi allegati, e di chiedere alla Commissione europea di avviare un’ulteriore interlocuzione sulla materia. Solo a conclusione di questo passaggio il Governo poterebbe valutare se e come applicare la Bolkestein e, quindi, indire le gare.

Nel frattempo, però, arriverebbero le elezioni europee con la speranza, da parte di Meloni, della designazione di una nuova Commissione, magari più clemente sul tema concorrenza.

Dal canto suo, comunque, Bruxelles ha fatto sapere di essere pronta a valutare la risposta di Roma.


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