Recensioni online, si apre il tavolo: le richieste del settore

09/02/2024
10:16
 

Si è aperto ieri, con un primo incontro, il tavolo promosso al Ministero del Turismo sul tema delle recensioni online, che ha coinvolto le principali associazioni di categoria del settore alberghiero, extralberghiero, del turismo organizzato, della ristorazione e del divertimento.

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Obiettivo del tavolo è quello di un lavoro concertato per arrivare alla formulazione di una proposta di legge per regolamentare il fenomeno.

“Siamo soddisfatti dell’attenzione che abbiamo trovato da parte del ministro su un tema molto importante per gli operatori del settore. Sappiamo bene che il quadro è complesso, ma la strada intrapresa è importante” dice Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

I temi in campo
Scende invece nel dettaglio Giuseppe Roscioli, vicepresidente vicario di Federalberghi, che inquadra i temi su cui lavorare. “Il punto principale consiste nell’assunzione di responsabilità: chi scrive una recensione deve essere riconoscibile (stop alle recensioni anonime), in modo da poter rispondere di eventuali affermazioni false o calunniose.”

“Non meno importante - prosegue Roscioli - è la responsabilità delle piattaforme: nell’era dell’intelligenza artificiale, il portale che non pubblica il nome di chi scrive la recensione e che non ne consente l’identificazione deve essere considerato responsabile per il contenuto della recensione stessa. Inoltre, se la recensione è pubblica, anche la replica deve essere pubblica e dev’essere pubblicata tempestivamente.”

Roscioli propone un quadro sanzionatorio efficace e effettivo per rendere effettiva la responsabilità. “In specie nei confronti dei portali, che spesso si sottraggono alla giurisdizione italiana, grazie al fatto che hanno sede legale all’estero, al di fuori dell’Unione Europea. Ad esempio, occorrerebbe prevedere il sequestro preventivo della pagina web contenente la fake news e, nei casi più gravi, l’oscuramento del sito.”

E questo deve essere fatto in maniera rapida. “Le informazioni viaggiano alla velocità della luce. Quindi, altrettanto veloci devono essere le rettifiche, che non possono essere affidate ai tempi biblici dei procedimenti giudiziari. Occorre un’autorità ad hoc, che adotti con immediatezza i provvedimenti cautelari.”


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