Il valore del turismo delle radici: ecco il nuovo volto dell’incoming

22/02/2024
10:55
 

Gli italiani residenti all’estero e i discendenti di origine italiana sono un bacino di potenziali viaggiatori fondamentali per l’incoming italiano. Una comunità enorme stimata tra i 60 e gli 80 milioni, in grado di instaurare un forte legame emotivo con i luoghi natii e che, secondo una ricerca Confcommercio e Swg, potrebbe generare una spesa annua in Italia molto vicina agli 8 miliardi di euro.  

Un’opportunità da non perdere anche in virtù delle risorse rese disponibili grazie al progetto Pnrr “Turismo delle radici’ promosso dal Ministero degli Esteri: 20 milioni di euro a beneficio soprattutto dei piccoli comuni. “Parliamo di un viaggiatore che - sottolinea Giovanni Maria De Vita, coordinatore del progetto Pnrr 2024 di promozione del Turismo delle Radici - non viene per visitare i luoghi Unesco, ma per riconnettersi con le tradizioni del territorio”.

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Spesso i luoghi d’origine non sono, poi, le destinazioni segnate dall’overtourism, ma i piccoli borghi “tradizionalmente trascurati dai maggiori flussi turistici, ma che proprio puntando su questo segmento possono invertire tassi economici negativi, promuovere la creazione di nuove figure professionali e trattenere i giovani sul territorio”.

Secondo i dati di Banca d’Italia, la spesa legata alle visite a parenti e amici ha sfiorato i 5 miliardi di euro nel 2019, fino a raggiungere il valore record di 6,74 miliardi nel 2022. I principali Paesi generatori di flussi turistici sono a livello continentale Francia, Germania e Regno Unito, mentre oltreoceano spiccano Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina e Australia. A.D.A.


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