Turismo dei borghi,
Daniela Santanchè:
“Indispensabile
per il nostro Paese”

12/03/2024
10:42
 

Gli stranieri più motivati a tornare in Italia sarebbero quelli che hanno visitato destinazioni al di fuori di quelle dai grandi circuiti turistici, come i borghi.

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A confermarlo è il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, che in una lunga intervista rilasciata a Borghi Magazine spiega come siano proprio “i piccoli centri i veri custodi delle nostre radici e tradizioni, rappresentando l’Italia più autentica, dove nasce il Made in Italy. Nonostante l’alto potenziale turistico che rappresentano, però, i piccoli borghi stanno soffrendo di un crescente spopolamento e, in passato, sono spesso stati trascurati in termini di strategie politiche. Anche per questo motivo, al dicastero abbiamo pensato di valorizzare il nostro patrimonio di piccoli Comuni a vocazione turistica attraverso 26 milioni di euro, assegnati per interventi che riguardano l’accessibilità, la mobilità, la sostenibilità ambientale e la rigenerazione urbana”.

I borghi rappresentano infatti “piccole ma preziose componenti dell’ecosistema turistico italiano, che sono anche un unicum a livello internazionale, nonché fattori strategici di sostenibilità e destagionalizzazione”.

“La promozione del nostro territorio deve partire da dentro e rivolgersi, in primo luogo, alle nuove generazioni – prosegue Santanchè -. Nei borghi nasce il 92 per cento delle produzioni tipiche italiane. Da qui, la necessità di far scoprire queste meraviglie ai più giovani – e di farle riscoprire ai meno giovani –, trasmettendo loro i valori dell’italianità”.
Secondo l’Istat, infatti, gli agriturismi italiani stanno crescendo in numero sia in termini di arrivi, segnando un +8,5 per cento rispetto al 2019. Non solo: la crescita è pure qualitativa. E la crescita degli agriturismi rappresenta un toccasana per il turismo rurale, l’intera industria e, naturalmente, l’economia dell’Italia.

Passando alla montagna, “Con il decreto Appennini diamo seguito agli impegni presi e continuiamo a investire sulla montagna, che per il turismo è risorsa importante al di là della stagione invernale, e per fronteggiare i cambiamenti climatici. Il ministero ha stanziato 30 milioni di euro che andranno a finanziare la competitività e la sostenibilità del settore turistico nelle regioni dell’Appennino. Si tratta, in particolare, di investimenti che riguardano gli esercenti di impianti di risalita, i gestori di stabilimenti termali, delle imprese turistico-ricettive, delle imprese di ristorazione e delle scuole di sci presenti nei comprensori sciistici lungo la dorsale appenninica individuati tramite provvedimento dalle regioni interessate. I progetti che sono stati presentati da questi operatori del turismo sono finanziati per un massimo di 3 milioni di euro e riguardano la realizzazione di uno o più interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione”.


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