Venezia e il turismo,
Fto approva il
codice deontologico
per salvare la città

14/03/2024
09:49
 

In Italia è la prima volta che accade. Nasce un codice deontologico del turismo organizzato di Venezia, e nasce dalla volontà degli operatori incoming che aderiscono a Fto - Federazione turismo organizzato di Confcommercio e che hanno deciso di fare fronte comune per salvaguardare la città.

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Un impegno a promuovere il turismo con un'offerta di servizi che apporti valore alla città in modo sostenibile, proponendo visite programmate e favorendo una distribuzione temporale dei flussi che riducano l'impatto dell'overtourism.

La lotta all'overtourism
Nel codice, tra le indicazioni rivolte agli operatori, c’è l'incentivo a proporre itinerari alternativi a Piazza San Marco e Rialto, l'utilizzo di auricolari per ascoltare le spiegazioni delle guide al fine di ridurre il disturbo acustico e la visita ai musei cittadini.

Uno strumento operativo
“Il codice deontologico ha avuto una lunga e meditata gestazione - ha evidenziato Andrea Gersich, referente degli operatori Fto per la città di Venezia -, ma siamo contenti del risultato. Vuole essere uno strumento operativo per comunicare ai clienti le regole da seguire, per permettere al turismo di essere una risorsa e una grande opportunità e altresì esprime delle chiare linee guida a cui dovranno attenersi tutti gli operatori. Si tratta del primo passo per favorire le sinergie tra operatori, enti ed istituzioni, che sono fondamentali nella gestione delle attività turistiche del territorio”.

I consigli per i turisti
Tra le buone norme per i turisti l'importanza di tenere la destra nelle calli per evitare di intralciare il passaggio, di non spostarsi da un lato all' altro dei vaporetti affollati per scattare foto, di cedere il posto agli anziani, ai disabili e alle mamme sui vaporetti affollati e di non occupare i posti a sedere con i piedi o con oggetti.

“Questo codice deontologico - ha commentato Gabriele Milani, direttore nazionale di Fto - è forse il primo caso in cui emerge una volontà degli operatori di farsi parte attiva nel tutelare la città e ridurre o controllare l’impatto di grandi flussi di turisti. Si evince da questa iniziativa una consapevolezza imprenditoriale di essere inseriti in un tessuto che, solo grazie alle sinergie tra i vari attori pubblici e privati, permette di coglierne appieno le potenzialità che il mercato turistico offre”.

Nel documento si chiede, infine, di ricordare al visitatore una serie di principi di decoro, come non fare graffiti su monumenti e muri o non tuffarsi, né fare il bagno nei canali.
“Penso che sia un passo importantissimo per la nostra città - ha aggiunto il presidente di Confcommercio Ascom Venezia, Roberto Panciera - perché c'è, da parte degli organizzatori del turismo e grandi gruppi, la presa di coscienza di avere una convivenza serena tra cittadini e turisti e le aziende dedicate all' incoming turistico hanno la responsabilità di costruire questa armonia tra la città e il mondo del turismo”.

“Questa - ha concluso l'assessore comunale al Turismo, Simone Venturini - è la dimostrazione che la città sa fare sistema per costruire il suo futuro, di cui la gestione dei flussi turistici è uno dei temi più importanti. Un lavoro di squadra che si aggiunge alla campagna di sensibilizzazione del Comune #EnjoyRespectVenezia e alle altre misure sperimentali che abbiamo introdotto”.


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