Toscana e Ministero del Turismo, siglato un accordo per il Mice

17/02/2012
17:19

Un accordo di programma per incentivare in Italia la competitività del settore Mice è stato siglato stamani dal capo dipartimento del settore turismo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Caterina Cittadino e dall’assessore al Turismo della Regione Toscana Cristina Scaletti.

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La regione è capofila del progetto che raggruppa altri sette territori: Emilia Romagna, Veneto, Puglia, Valle d’Aosta, Sicilia, Campania, Friuli Venezia Giulia, e la Provincia autonoma di Trento. Alla firma era presente anche Federcongressi, organismo che raggruppa gli operatori del settore, e che dovrà portare un contributo fondamentale per la riuscita del progetto.

“Le Regioni, e la Toscana come loro capofila, hanno come obiettivo un riconoscimento a livello internazionale del Marchio Italia insieme alla capacità, a livello locale, di dare risposta alle opportunità che si stanno presentando – ha affermato l’assessore Scaletti -. Lo sforzo diretto delle Regioni si concretizzerà nel progetto interregionale per diventare un fattore di competitività internazionale e di modernizzazione per tutto il sistema dell’offerta congressuale italiana. E la Toscana farà in modo convinto la sua parte, perché ritiene fondamentale lo sviluppo del turismo in questo settore specifico”.

Il trend italiano dell’offerta congressuale, a partire da due anni a questa parte, è di segno positivo, con oltre 21 milioni di congressisti e 35 milioni di giornate di presenza. “Sono dati – ha osservato ancora l’assessore – che fanno ben sperare e che sono coerenti con l’inversione di tendenza che si è manifestata in questo settore, e di cui particolarmente la Toscana è testimone”. Nel nostro Paese la crescita dell’attività nel settore congressuale è comunque più contenuta rispetto al resto del mondo. In particolare restiamo ancorati ad una domanda interna di dimensioni medio-piccole; la dimensione media degli eventi è di più di 700 partecipanti e la loro durata, sempre media, è di 2 giorni, contro i 3,9 delle permanenze dei congressisti internazionali.

Sono questi i terreni su cui il progetto siglato stamani dovrà individuare risposte di crescita, soprattutto nella ricerca di richiamo sul mercato estero.


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