Israele rinnova l'immagine, giovani target prioritario dell'ente

di Pamela McCourt Francescone
13/12/2014
11:44
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Israele si propone non più esclusivamente come destinazione di turismo religioso, bensì anche come meta adatta a varie tipologie di visitatori. "City break, divertimento e gastronomia sono solo alcuni dei prodotti nuovi che stanno facendo del Paese una destinazione a 360 gradi, e non più solo un luogo di pellegrinaggio" spiega Pietro de Arena, direttore marketing dell'Ufficio Nazionale Israeliano del turismo.

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"Nel 2007 - aggiunge - il 75 per cento degli 82mila turisti italiani che hanno visitato Israele erano pellegrini,  quest'anno sui 173mila italiani che hanno soggiornato nel Paese solo il 37 per cento lo avevano scelto per esperienze religiose".

Attualmente l'Italia è il quinto mercato estero dopo gli Stati Uniti la Russia, la Germania e la Francia: "Dopo un'estate non facile - ammette de Arena - ora vediamo una buona ripresa per la stagione invernale, grazie al grande exploit del turismo leisure e al fatto che è sempre altissima la grande attenzione alla sicurezza rivolta non solo agli israeliani, ma anche ai turisti".

Un sforzo promozionale intenso sta poi contribuendo a cambiare la percezione del Paese proponendo prodotti che attirano nuove fasce d'età, "come i giovani tra i 20 e i 25 anni che vengono per le tante opportunità di divertimento in città come Tel Aviv, grazie anche alle proposte dei vettori low cost".

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