"La migliore estate degli ultimi dieci anni”. Questo il giudizio che Exceltur, l’associazione che riunisce le grandi aziende del settore in Spagna, dà dell’alta stagione del Paese.
I player spagnoli segnalano, per il periodo da luglio a settembre, un incremento della loro attività pari al 3,7 per cento rispetto allo scorso anno. Gli addetti al comparto ricettivo sono aumentati di 58.890 unità e, per fine anno, la Spagna prevede di infrangere ogni primato raggiungendo i 68 milioni di turisti internazionali.
“L’instabilità politica dei Paesi del Nord Africa ha avuto un impatto positivo sul nostro inbound - spiega Ramon Estalella, della Confederazione spagnola degli hotel e dell’accoglienza turistica - e tra le componenti a maggiore crescita ci sono quella britannica, la francese e la belga. All’opposto, invece, sono diminuiti in modo considerevole gli arrivi dalla Russia. In forte ascesa anche la componente interna”.
La Spagna è il terzo Paese più visitato al mondo dopo Stati Uniti e Francia ed è la seconda destinazione dove i turisti spendono di più. Il turismo rappresenta circa l’11 per cento del Pil spagnolo: “È il il primo datore di lavoro della nazione” ribadisce Estalella.
