"Parlate con noi, contattateci: siamo a vostra disposizione". Tzvi Lotan, direttore per l'Italia dell'Ufficio del turismo israeliano (nella foto), lancia un invito al trade.
In un momento difficile per la delicata situazione politica nel Paese e la ripresa del conflitto nella striscia di Gaza, il messaggio per gli operatori del turismo in Italia è chiaro: "Abbiamo attivato tutti i canali di comunicazione per essere di supporto agli agenti di viaggi e ai tour operator - rassicura Lotan -: da quelli più tradizionali, come il telefono, al nostro nuovo profilo Facebook. Sfruttate ogni mezzo, noi siamo qui".
Secondo i dati forniti dall'Ente del turismo israeliano, non ci sono state cancellazioni nelle prenotazioni verso Israele: "Solo pochi gruppi hanno deciso non di annullare la partenza, ma di posticiparla - sottolinea il direttore -. Nei giorni clou degli scontri a Gaza, in Israele c'erano più di 100mila turisti: nessuno di loro è andato via, anche perché la percezione degli eventi è diversa tra chi è a casa e chi si trova in loco, dove la vita procede normalmente".
Se le prenotazioni per Israele hanno subito un brusco stop in seguito al riacutizzarsi degli scontri, ammette Lotan, "è stato solo per qualche giorno, ma ora sono riprese in modo normale: l'impatto più forte è stato nel settore crocieristico, perché alcune compagnie hanno deciso di annullare gli scali nel Paese. Mi auguro che sia una soluzione solo temporanea e che le corciere invernali in partenza in questo periodo continuino a includere Israele".
