Restano serrate le operazioni di sicurezza in Israele.
È stato infatti respinto il ricorso sulle ispezioni aeroportuali richiesto dall'Associazione dei diritti civili del Paese e la security nazionale potrà continuare a violare la privacy dei viaggiatori in nome della sicurezza, arrivando anche ad accedere alla mail personale dei turisti.
Secondo quanto rivela l'edizione odierna di La Repubblica, lo 'Shin bet' ovvero la figura responsabile della sicurezza, potrà effettuare tutti i controlli che ritiene necessari sui turisti considerati sospetti. Anche il procuratore generale Yehuda Weinstein ha disposto di non bloccare la procedura, che "viene eseguita solo in casi eccezionali".