Israele tira le somme di un anno turisticamente soddisfacente. "All'inizio del mio mandato - sottolinea Tzvi Lotan, direttore dell'Ufficio del Turismo Israeliano (nella foto), analizzando i dati degli arrivi italiani - avevo promesso che avremmo raggiunto i 200mila arrivi dall'Italia: l'obiettivo non è stato pienamente centrato, ma mi posso comunque dire soddisfatto perché il 2013 ha fatto segnare 170mila arrivi, con una crescita del 2 per cento rispetto all'anno precedente".
L'Italia resta il quarto mercato europeo: "I risultati sono molto vicini a quelli di Germania e Regno Unito e non è da escludere un sorpasso entro l'anno".
In crescita, dalla lettura dei dati, i turisti che scelgono Israele non per motivi religiosi ma come meta di carattere esclusivamente leisure. "Dobbiamo lavorare su questo segmento" conclude il direttore Tzvi Lotan.
