L'attimo fuggente dell'Aga Khan

di Francesco Zucco
24/01/2013
12:44

Aga Khan, ovvero 'O capitano mio capitano'. La poesia citata da Robin Williams nel film 'L'attimo fuggente' potrebbe essere quasi il sottotitolo dell'operazione portata avanti dal fondatore di Meridiana. Il quale è stato un vero e proprio 'capitano'. D'industria, magari: ma sempre capitano.

Ancora una volta, il patron della compagnia si è esposto (soprattutto in senso finanziario) in prima persona. Sembra una storia come non se ne sentono più da tempo: le sostanze private messe in gioco per dare ossigeno a un progetto nel quale si crede. Quasi fosse un ideale, prima ancora che un semplice investimento. Un gesto d'altri tempi, che fa ricordare l'era in cui il capitalismo aveva ancora i capitali.

L'Aga Khan si è guadagnato un 'grazie' grande quanto una pagina di giornale da tutti i suoi dipendenti, che hanno comprato spazi sui quotidiani per esprimere la loro gratitudine. Sta cercando di salvare una compagnia aerea da una situazione difficile, è entrato in gioco senza tentennamenti, ha indicato la via al momento giusto. Proprio come farebbe un vero capitano.

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Twitter @fra_zucco


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