Starhotels: la crescita passa dai mercati emergenti

di Silvia De Bernardin
14/11/2014
10:11
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Due nuovi hotel a Londra, fatturato in crescita ed espansione a doppia cifra sui nuovi mercati emergenti, Cina in testa. È positivo il bilancio 2014 del gruppo Starhotels.

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"Le stime per l'anno in corso ci dicono che dovremmo chiudere con un incremento di fatturato superiore al 3 per cento e con un'occupazione media che si aggira intorno al 73 per cento" spiega la direttrice commerciale, Dorella Lazzarotto.

A generare il 70 per cento del fatturato camere di Starhotels sono le presenze dall'estero. I mercati di riferimento per il gruppo alberghiero italiano rimangono quelli europei, anche se il 2014 ha registrato un incremento di presenze dalla Cina di 18 punti percentuali.

"A livello di market share parliamo di una quota ancora piccola, pari a circa il 4 per cento delle presenze totali. Eppure - ha sottolineato Lazzarotto - la crescita è importante e ci ha permesso di compensare il calo degli arrivi dalla Russia, dovuto sia ai problemi politici che alla svalutazione del rublo".

Il mercato interno, che pure registra livelli di spesa in media più bassi rispetto a quelli internazionali, è in crescita del 7,3 per cento. Tra le novità, c'è l'ingresso in Starhotels di due nuove strutture a Londra, il The Pelham a South Kensington e il The Gore situato a due passi dalla Royal Albert Hall.

Con i due nuovi hotel, per un totale di 101 camere, sale a 24 il numero degli alberghi del gruppo che fa capo alla famiglia Fabri, dislocati tra Italia, New York e Parigi.

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