“L'America non è chiusa”: Sandro Saccoccio, presidente di Visit Usa Italia, si augura che lo shutdown che ha determinato la chiusura dei parchi nazionali finisca presto, possibilmente la prossima settimana.
Ma, ribadisce, “solo una parte delle attrazioni è chiusa: può essere l'occasione per creare nuovi prodotti e scoprire mete alternative”.
L'associazione è in costante contatto con i fornitori in loco, che da subito si sono impegnati per trovare percorsi lontani dai grandi classici gestiti a livello ministeriale, in attesa che i contrasti politici si risolvano.
Nel frattempo, suggerisce Saccoccio, “se la Statua della Libertà è chiusa si può approfittare di una crociera sul fiume per vederla da fuori, passare una giornata a Brooklyn, scoprire Harlem: c'è il foliage a Boston e la zona portuale che merita di essere scoperta, le alternative per vivere un'esperienza appagante sono molte”.
La situazione è delicata e come tale va gestita: “La nostra speranza è che si trovi un accordo il prima possibile - commenta -: la 'fortuna' se vogliamo è che sia successo in un periodo di bassa stagione per il mercato italiano, fosse capitato tra luglio e agosto avremmo avuto ripercussioni più pesanti”.
