Nuove norme sulle cure termali: Federterme scrive a TTG Italia

11/06/2014
17:09
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Federterme interviene sul dibattito riguardante le nuove norme europee sulle cure termali. Dopo l'articolo pubblicato da ttgitalia.com, che aveva interpellato in merito i t.o. che si occupano del segmento wellness, il direttore dell'associazione di categoria Aurelio Crudeli ha preso carta e penna per scrivere alla nostra testata ed esporre anche il punto di vista delle stazioni termali.

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"È importante distinguere tra cure e trattamenti - scrive Crudeli -: sono due situazioni completamente diverse. Nel primo caso di tratta di cure prescritte dai medici del Servizio sanitario nazionale, con ricetta medita, per le quali il paziente è chiamato a pagare un ticket, rimanendo a suo carico le spese di soggiorno nella struttura. Nel secondo caso sono le vacanze benessere".

Lo scenario del settore ha visto ora l'entrata in vigore della direttiva per la fruizione dei trattamenti sanitari nei Paesi europei, comprese le cure termali. Una conquista "per la quale Federterme di è battuta fin dagli anni '90", precisa il presidente. "Il provvedimento - chiarisce Crudeli - prevede per tutti i cittadini europei la possibilità concreta di ottenere cure anche in stabilimenti termali in Europa, gratuitamente, con rimborsi regali direttamente tra le organizzazioni sanitarie dei rispettivi Paesi, ma non le spese per soggiorno e vacanze". Gli operatori termali, ovviamente sono "interessati all'arrivo sia di cittadini europei che verranno in Italia per sottoporsi alle cure, sia di turisti attratti alla ricchezza delle acque termali italiane".

Crudeli, a questo proposito, tiene a sottolineare: "Conosciamo l’offerta sia termale che alberghiera degli operatori termali, anche dei Paesi al confine orientale, e non abbiamo motivo di esserne preoccupati, ma siamo consapevoli che il loro contesto operativo è ben più dinamico del nostro, grazie ad un forte sostegno ben finalizzato alla promozione. È positivo comunque che  gli stranieri che hanno conosciuto la qualità dei servizi terapeutici termali o hanno fatto esperienza di turismo del benessere in Italia lo raccontano e ritornano". Il presidente, dunque, mette in evidenza la qualità dell'offerta: "Le terme italiane sono strutture accreditate con il Servizio sanitario nazionale ma non si possono definire ospedali, con una definizione/sfumatura che non è accettabile, né per le terme né per gli ospedali".

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