Chef stellati e menu stravaganti per il target altospendente. Sono queste le carte che ultimamente le compagnie aeree stanno giocando per contendersi i passeggeri di prima e business class.
Il microcosmo dell'accoglienza a bordo e della ristorazione, il cui giro d'affari viene stimato in circa 10 miliardi di euro, fa infatti parte delle strategie attraverso le quali le compagnie stanno tentando di accaparrarsi una fetta sempre più ampia dei passeggeri che possono spendere di più. Le altre fasce di passeggeri, invece, sono ormai prerogativa dei vettori low cost.
Qualche tempo fa, come si legge su repubblica.it, il magazine statunitense Saveur ha assegnato i premi alle compagnie aeree che servono i pasti migliori. Al primo posto si è piazzata Etihad. Fatto che lascia presagire, anche per Alitalia, una svolta in ambito culinario, come confermato dal neopresidente di Alitalia Luca Cordero di Montezemolo. “Per riposizionare il vettore tricolore puntiamo su fatti tangibili – commenta infatti Montezemolo - che iniziano con un nuovo look e brand, un nuovo aereo a maggio e un nuovo servizio di catering a bordo”.
