Assistenza ai passeggeri troppo onerosa e call center raggiungibile solo a pagamento. Sono questi i due capi d'accusa mossi dall'Antitrust a Ryanair, che hanno portato a una maximulta per il vettore.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha infatti comminato una sanzione da 550mila euro alla low cost. Il procedimento che ha portato alla multa è stato avviato lo scorso 6 giugno, in seguito alle segnalazioni di alcuni passeggeri e associazioni di consumatori.
Il comunicato dell'Agcm parla espressamente di "difficoltà e onerosità nel mettersi in contatto con l'operatore per esercitare specifiche prerogative contrattuali". Tra queste ultime, "la richiesta di assistenza per l’imbarco di persone con ridotta mobilità; la scelta di un volo sostitutivo in caso di variazioni al piano di volo disposte dal vettore; la modifica della prenotazione effettuata prima del volo; la richiesta di restituzione delle somme erroneamente addebitate al momento della prenotazione e di emissione della fattura commerciale per il volo acquistato, oltre all’utilizzazione dei bonus di credito concessi dal vettore".
Ora Ryanair ha 90 giorni di tempo per comunicare i provvedimenti da adottare per rimuovere le pratiche contestate, sulle quali, si legge ancora nel comunicato, "la compagnia ha iniziato a intervenire nel corso del procedimento, senza tuttavia averli ancora eliminati".
L'Autorità prosegue (precisando di aver tenuto conto, nella determinazione della sanzione, delle modifiche già operate dal vettore al proprio modus operandi): "Le misure già adottate dalla società hanno riguardato, nello specifico, l’abolizione del numero a sovrapprezzo dedicato all’assistenza prioritaria, la riduzione delle tariffe per l’assistenza telefonica e l’introduzione di un servizio di assistenza via chat, accessibile dal sito web del vettore, che consente al passeggero di interloquire con un addetto al servizio clienti".
