Adr "non ha bisogno di nuovi soci" per dare impulso agli investimenti pianificati su Fiumicino.
A sgombrare il campo dagli equivoci è stato l'a.d. di Atlantia, Giovanni Castellucci, che in occasione della conferenza stampa a Fiumicino, è intervenuto sulla possibilità che la struttura dell'azionariato che controlla Adr possa cambiare con l'ingresso di azionisti stranieri - si parla del fondo cinese Gingko Tree e del fondo sovrano di Abu Dhabi Adia - che, secondo fonti fonti di stampa, sarebbero pronti a versare 1 miliardo di euro per rilevare una quota complessiva del 30 per cento della società di gestione aeroportuale.
Un'ipotesi che il top manager di Atlantia non ha escluso, ma che non sarà legata alla necessità di sostenere il programma di rilancio dello scalo.
Amina D'Addario
