Alitalia e il Governo
Lega-M5S: il destino
della compagnia

01/06/2018
10:07
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Che ne sarà di Alitalia? La questione della cessione della compagnia aerea, rimasta congelata con scadenza del Governo Gentiloni, sembrava doversi sbloccare con la creazione del nuovo esecutivo guidata da Giuseppe Conte. Anche gli stessi pretendenti, del resto, avevano confermato di voler riprendere le trattative una volta che la situazione politica si fosse stabilizzata.

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Ma ora i contenuti dell’accordo di governo tra Movimento 5 Stelle e Lega aprono nuovi scenari. Perché il documento, pubblicato alcuni giorni fa, fa esplicito riferimento alla compagnia aerea tricolore, precisando: “Siamo convinti che questa non vada semplicemente salvata in un’ottica di mera sopravvivenza economica, bensì rilanciata, nell’ambito di un piano strategico nazionale dei trasporti che non può prescindere dalla presenza di un vettore nazionale competitivo”.

Il testo sembrerebbere dunque prefigurare un intervento dello Stato. Resta da precisare con quale forma: negli ultimi mesi era stata ventilata l’ipotesi di un ruolo di Cassa Depositi e Prestiti, ma potrebbe trattarsi solo di una delle idee in campo.

I tempi sono ormai scritti: secondo il decreto Alitalia, la vendita sarebbe fissata entro il 31 ottobre. E se verrà replicato lo stesso schema utilizzato fino ad ora a seguire le trattative saranno i titolari del dicastero dello Sviluppo economico e di quello dei Trasporti, ovvero il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e Danilo Toninelli. Quella di Alitalia, alla luce soprattutto di quanto contenuto nel contratto di Governo, sarebbe dunque una partita ancora aperta.

Altro nodo da sciogliere, quello di Enit. Sempre nel documento sottoscritto da Lega e Movimento 5 Stelle, il piano sarebbe quello di riorganizzare Enit “per attivare un volano importante per la promozione dell’Italia all’estero”. E anche questo punto potrebbe riservare sorprese.

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