Airbus e il primo volo fello’fly: la novità che può rivoluzionare il trasporto aereo

11/11/2021
14:45
 

Potrebbe avere un impatto deflagrante sul mondo del trasporto aereo il progetto ‘fello’fly’ che Airbus sta studiando dal 2019 e che il 9 novembre ha avuto la sua prima dimostrazione pratica di funzionalità.

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Martedì scorso, infatti, due aerei A350 sono partiti in formazione da Tolosa e sono atterrati all’aeroporto internazionale di Montreal-Trudeau dopo aver percorso tutta la distanza fra Francia e Canada volando a tre chilometri di distanza l’uno dall’altro. Una traversata possibile grazie ai sistemi di controllo di volo sviluppati da Airbus che posizionano l'aeromobile follower in modo sicuro nella corrente ascensionale di scia dell’aeromobile leader consentendogli di ridurre la spinta del motore e ridurre il consumo di carburante.

Il risultato finale di questa dimostrazione è stato il risparmio del 5% del consumo di carburante sul volo a lungo raggio e un abbattimento di più di 6 tonnellate di emissioni di CO2.

Le implicazioni
Al di là delle implicazioni sulla sostenibilità ambientale, un eventuale diffusione di questo tipo di voli in formazione attiverebbe una trasformazione epocale nel mondo del trasporto aereo: dagli slot aeroportuali, che potrebbero diventare suddivisibili su 2 o 3 aeromobili in contemporanea, agli accordi fra vettori, che si potrebbero alleare per diminuire il consumo di carburante.  

Una vera rivoluzione copernicana che potrebbe cambiare in maniera impensabile oggi le dinamiche del trasporto aereo mondiale.

Il volo è stato reso possibile da Airbus e dai suoi partner di gestione del traffico aereo e fornitori di servizi di navigazione (DSNA, NATS, NAV CANADA, Eurocontrol e IAA), con il sostegno della DGAC, che insieme hanno dimostrato che la tecnologia di volo con recupero di energia di scia sfruttata in un volo fello'fly può essere realizzato senza compromettere la sicurezza.

Il prossimo passo è quello di ottenere il sostegno delle autorità in modo che questo nuovo concetto operativo possa essere certificato e, infine, consentire ai vettori di ridurre il loro consumo di carburante e le emissioni di CO2.


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