Dollaro forte: in arrivo la stangata di Natale sui voli

18/10/2022
16:52
 

Mancanza di personale, costo del fuel ai massimi storici, domanda oltre le attese: non bastava tutto questo a complicare le vicende del trasporto aereo nell'anno della ripresa. C'è un nuovo spettro che incombe sul travel: l'apprezzamento del dollaro.

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Come si legge in un ampio servizio di Affari&Finanza, il cambio di equilbri nelle valute internazionali porterà quasi sicuramente a un ulteriore aumento dei prezzi dei biglietti aerei. Il motivo? Tutte le compagnie non americane si troveranno a ricevere pagamenti con le monete più deboli e a pagare i fornitori con la valuta più costosa. All'atto pratico, questo si traduce in maggiori costi di fatto per le compagnie, che quasi sicuramente saranno scaricati sui prezzi finali dei biglietti.

La questione delle forniture
Ma perché i vettori si trovano a dover pagare ogni mese ingenti somme in dollari? La questione è semplice: spese come il noleggio a lungo termine degli aerei, l'acquisto di nuovi aeromobili o il famoso fuel (ovvero la principale voce di spesa per le compagnie) vengono effettuate in dollari, trattandosi per lo più di transazioni internazionali.

Una compagnia del vecchio continente, tuttavia, riceverà per lo più pagamenti in euro, che in questo momento si trova ai minimi rispetto al biglietto verde.

A questo va ancora aggiunto elemento: molti vettori hanno prestiti e indebitamento in dollari, con interessi e rate calcolati in base alla medesima valuta. Un ulteriore rincaro nascosto dei costi.

Si prepara così la stangata di Natale, che sarà determinata anche dalla disponibilità di posti inferiore rispetto al 2019, per motivi che questa testata ha ampiamente raccontato.

Ma si potrebbe anche avere un effetto a catena: visti i costi del fuel, le compagnie potrebbero essere spinte a lasciare a terra gli aerei non completamente pieni, riducendo ancora i posti disponibili. E dunque, per la legge della domanda e dell'offerta, aumentando ancora i prezzi.


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