Aeroporti italiani: ecco dove il load factor è più elevato

14/02/2024
14:03
 

Più uno scalo italiano è utilizzato dalle low cost, più i voli si muovono con un alto tasso di riempimento. A segnalarlo è un’analisi del Corriere della Sera sui dati di traffico del 2023 rilasciati da Assaeroporti e Aeroporti 2030 incrociati con quelli forniti da Cirium Diio.

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Ad esempio, lo scalo di Bergamo-Orio al Serio è il terzo in Italia per volumi di traffico e nella top ten dei load factor.

Nel 2023 gli scali italiani hanno registrato il numero più alto di passeggeri sui voli di linea, pari a  poco meno di 197 milioni.

Il dato effettivo, depurato del doppio conteggio sui collegamenti nazionali, è di 162,3 milioni. Di questi, 128 milioni sono stati sui collegamenti internazionali, i due terzi dei quali tra l’Italia e l’Unione europea (Svizzera inclusa, Regno Unito escluso).

Nel 2023, prosegue il Corriere della Sera, un aereo da/per l’Italia ha registrato un tasso di riempimento medio di quasi l’83%. Un valore che è di poco inferiore alla media europea - 84,4% -definita da Iata ma superiore a quella globale (82,3%).

Fra gli scali più gettonati c’è Trapani: i voli sono decollati e atterrati nel 2023 con oltre il 92% dei sedili occupati, secondo l’analisi. È il dato più alto tra i 35 scali italiani considerati ed è in parte motivato dalla riduzione delle operazioni a Catania tra fine luglio e la prima metà di agosto.

Al secondo posto c’è Ciampino con quasi il 90%. Quindi Rimini. Hanno chiuso l’anno oltre l’87% Verona, Palermo, Lamezia Terme e Bergamo (che ha avuto 16 milioni di passeggeri).

Tra gli altri grandi aeroporti troviamo Roma Fiumicino e Milano Malpensa (entrambi con poco più dell’81% di aerei pieni), Napoli si è avvicinato all’86%, Venezia ha chiuso con oltre l’83% e Catania con più dell’82%.

Linate segna quasi il 73%. In coda alla classifica Ancona (che non raggiunge il 70%), Bolzano (circa il 50% del tasso di riempimento) e Foggia con poco più del 31%.


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