Open sky Ue-Israele: proseguono le trattative

di Stefano Gianuario
28/05/2012
13:04
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Proseguono a passo lento le trattative per l'apertura dei cieli tra Israele e Unione europea. Un'operazione che, se andasse in porto, incontrerebbe il favore di gran parte della filiera turistica israeliana, ma non di alcuni attori fondamentali: le compagnie aeree.

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"L'industria turistica israeliana sarebbe molto favorevole - considera il consigliere per gli affari turistici dell'Ambasciata d'Israele, Tzvi Lotan -, in quanto permetterebbe un notevole incremento dei visitatori. I vettori israeliani però, sono spaventati, perché perderebbero il monopolio".

Mentre i colleghi dei cieli europei sarebbero ben contenti di aprire in libertà rotte su una destinazione che vede crescere sempre più il proprio appeal e che, oltre al valore storico e religioso, si colloca come una delle tante mente alternative sul Mediterraneo. "La vera rivoluzione - prosegue Lotan -, sarebbe l'arrivo dei voli low cost. Da gran parte delle città europee non ci vorrebbero più di tre o quattro ore di volo e il costo esiguo spingerebbe anche quella fetta di clientela senza una grande capacità di spesa".

Tuttavia un passo avanti in questa direzione sembrerebbe destinato a essere ancora rimandato. "L'accordo non è stato ancora ratificato - conclude Lotan -, ma il governo ci sta lavorando su e gli incontri tra gli esponenti dell'industria turistica sono molti. Vedremo, forse nel 2013 sarà realtà".

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